In una Nicchia del Coro vedeſi la Statua di
S. Stefano fatta dal Gonnelli detto il Cieco
da Gambaſſi. E' poi da notarſi all'Altare mag-
giore il celebre Paliotto di Bronzo nel quale
con moltiſſime, e ben diſpoſte Figure di alto,
e baſſo rilievo, Ferdinando Tacca effigiò il
Martirio di detto Santo; Dono fatto a que-
ſta Chieſa di Girolamo Bartolommei. Paſſa-
te poi le due Tavole del Batteſimo di Cri-
ſto, e della Vergine Annunziata, ammirere-
mo all'Altare della Madonna della Cintola
la belliſſima opera di Santi di Tito ove effi-
giò Maria Vergine, S. Agoſtino, ed altri di-
verſi Santi di queſt'Ordine. Trovaſi nella ſuſ-
ſeguente da Mauro Soderini eſpreſſo il Mira-
colo di S. Zanobi: E paſſato l'Altare del San-
tiſſimo vedeſi la caduta di S. Paolo di mano
di Franceſco Moroſino, dopo di che la Tavo-
la di S. Caterina, e di S. Giovanni da S. Fa-
condo. Poco diſtante da queſto luogo oſſer-
veremo la
FABBRICA DEGLI UFIZJ, o Magiſtrati della
Città, la quale ordinata dal Granduca Co-
ſimo I. col diſegno di Giorgio Vaſari, Pit-
tore, e Architetto Aretino, riuſcì, come ſi
vede, belliſſima, e ragguardevole in ogni
parte. L'Architettura di tutto queſt' Edifi-
zio è d'ordine Dorico abbellito di cornici,
Città, la quale ordinata dal Granduca Co-
ſimo I. col diſegno di Giorgio Vaſari, Pit-
tore, e Architetto Aretino, riuſcì, come ſi
vede, belliſſima, e ragguardevole in ogni
parte. L'Architettura di tutto queſt' Edifi-
zio è d'ordine Dorico abbellito di cornici,