Alberti, Leon Battista, L' architettura

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176172DEHLLA ARCITETTVRA ruote ſurono ſmoſſe & portate uia. Dicono che Chemminio Egittio nel far
la Piramide per eſſere opera alta piu di ſei ottaui di miglio, conduſſe quelle
Pietre grandiſsime l’una ſopra l’altra con hauerui ſatti di mano in mano monti
di Terreno.
Scriue Erodoto che Cleopa ſigliuolo di Raſinite haueua laſciato
dallato di ſuori in quella Piramide, nel far de la quale aſſaticò molti anni Cen-
115 tomila huomini certi gradi, ſu per i quali.
con piccoli legni, & inſtrumenti ac-
commodati, facilmente ſi conduceuano le grandiſsime pietre.
Trouaſi ſcrit-
to ancora oltra di queſto che in alcuni luoghi ſurono ſopra grandiſsime Colon
ne poſti Architraui di pietra di ſmirata grandezza in queſto modo;
ſotto detti
Architraui, apunto nel mezo ui metteuano duoi baggioli a trauerſo, che ſi toc-
2210 cauano l’un l’altro.
Dipoi all’una de le teſte de gli Architraui appiccarono una
moltitudine di ceſte piene di rena, per lo aggrauo, &
per il peſo de le quali l’al-
tra teſta oue non erano ceſte ſi ſolleuaſſe a la Aria, &
l’altro baggiolo ne reſta-
ua ſenza peſo alcuno;
leuate quindi poi le ceſte, & meſſe a l’altra teſta già ſol-
leuata, in gran quantità, hauendo prima però alzato il baggiolo, che era ſenza
3315 peſo, mettendoui ſopra da quel lato che ſi poteua altri baggioli piu alti, &
coſi
ſeguendo a uicenda uenne lor ſatto che quaſi a poco a poco detta pietra ui ſaliſ-
ſe da ſua poſta.
Queſte coſe raccolte coſi inſieme ſotto breuità laſciamo noi
che ſi poſsino imparare piu adilungo da eſsi Auttori.
Finalmente ſecondo
l’ordine de l’opera noſtra, e’biſogna raccontare ſuccintamente alcune poche
4420 coſe, che ſanno anoſtro propoſito.
Nèuo perder tempo in raccontare che
il peſo ha danatura lo aggrauare ſempre, &
che oſtinatamente uadia cercando
de luoghi piu baſsi, &
che con tutto il ſuo potere contraſti di non ſi laſciare al-
zare, ne ſi muti mai di luogo ſe non come Vincitore, o ſuperato da un peſo mag
giore, o da alcuna poſſanza contraria che lo uinca.
Nè ſtarò a raccontare che
5525 i mouimenti ſieno uarij, cioè da baſſo ad alto a baſſo, &
all’intorno del centro, &
altre coſe eſſere portate altre tirate, altre ſpinte &
ſimili, di queſti diſcorſi ne
tratteremo altroue piu alungo.
Teniamo pur noi queſto per ſermo, che i
peſinon ſi muouono mai in alcun luogo, piu facilmente che quando uanno a
lo in giù;
percio che ui uanno ſpontaneamente, nè mai piu diſſicilmente, che
6630 quando uanno a lo inſu;
percio che di lor natura acciò repugnano, & che egli è
un certo mouimẽto mezzano infra queſti, &
forſe che terrà dell’uno & de lo al-
tro, ilqual certo non ſi muoue di ſua natura, nè anco contradice all’obbedire, ſi
come è quando i peſi ſi muouano a piano, &
per uie non impedite. Tutti
gli altri mouimenti, che ſono piu uicini, o a queſti, o a quelli, ſono, o tanto
7735 piu facili, o tanto piu diſſicili.
Ma in che modo i grandiſsimi peſi ſi poſsino
mouere, pare che la ſteſſa natura de le coſe in grã parte l’habbia dimoſtro.
Però
che e’ ſi puo uedere che i grandiſsimi peſi che ſi pongono ſopra una ritta co-
lonna ſono perturbati da piccola percoſſa, &
quando e’ cominciano a muouerſi
per cadere, non ſi poſſono con forza alcuna ritenere.
Puoſsi ancor uedere
8840 che eſſe colonnetonde, &
le ruote, & le altre coſe da girare ſon facili a muouer-
ſi, &
maluolentieri ſi fermano ſe cominciano a rotolare, & ſe ſi tirano di ma-
niera che nõ ruotolino, nõ cãminano coſi facilmẽte.
Oltra di queſto ſi uede ma
niſeſto che i grãdiſsimi peſi de le naui ſi mouono ſopra l’acque ferme cõ poco

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