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fuori, vi è una Pietà con due Angioli, e
dalla parte di dentro un San Lorenzo di
mano del Bronzino. Nella ſtanza del Ca
pitolo vi e un Crocifiſſo colla Madonna, e
la Maddalena appiè della Croce, e Angio
li in aria di Mariotto Albertinelli Pittore ne'
ſuoi tempi di credito. Vi ſi conſervano ſo
pra centoventi Reliquie. Ve ne ſono mol
te inſigni, una gran parte delle quali furo
no donate dal celebre Niccola Acciajuoli,
gran Siniſcalco de' Regni di Sicilia, e Ge
ruſalemme, avutele egli pure in dono dal
Re d'Aragona, e parte fattele venire di
Grecia, come la Teſta di San Silveſtro Pa
pa, e quella di San Giovan-Griſoſtomo, e
parte del Cranio di San Dioniſio Areopagi
ta. Fu queſto Niccola il Fondatore della
Certoſa, intorno all'anno 1364. ed accreb
be quella di Napoli; in una ſtanza ſotter
ranea ſono le Sepolture di Caſa Acciaiuoli,
la quale lontana di quivi ſette miglia in
Valdipeſa poſſiede una gran Tenuta', e un
magnifico Palazzo detto
dalla parte di dentro un San Lorenzo di
mano del Bronzino. Nella ſtanza del Ca
pitolo vi e un Crocifiſſo colla Madonna, e
la Maddalena appiè della Croce, e Angio
li in aria di Mariotto Albertinelli Pittore ne'
ſuoi tempi di credito. Vi ſi conſervano ſo
pra centoventi Reliquie. Ve ne ſono mol
te inſigni, una gran parte delle quali furo
no donate dal celebre Niccola Acciajuoli,
gran Siniſcalco de' Regni di Sicilia, e Ge
ruſalemme, avutele egli pure in dono dal
Re d'Aragona, e parte fattele venire di
Grecia, come la Teſta di San Silveſtro Pa
pa, e quella di San Giovan-Griſoſtomo, e
parte del Cranio di San Dioniſio Areopagi
ta. Fu queſto Niccola il Fondatore della
Certoſa, intorno all'anno 1364. ed accreb
be quella di Napoli; in una ſtanza ſotter
ranea ſono le Sepolture di Caſa Acciaiuoli,
la quale lontana di quivi ſette miglia in
Valdipeſa poſſiede una gran Tenuta', e un
magnifico Palazzo detto
fuo-
MONTE GUFONI riccamente addobbato, e
di lunghi Viali, e di un Giardino con Fon
tane e ſcherzi d'acqua, ornato, e reſo de
lizioſo. Nel ritornarſene il Foreſtiero per
l'iſteſſa ſtrada a Firenze, dalla parte di
Tramontana quaſi incontro alla Certoſa,
oſſervi la magnifica Villa, detta Collazzi,
de' Dini, con nobile Architettura di San
ti di Tito, che dipinſe la Tavola della Cap
di lunghi Viali, e di un Giardino con Fon
tane e ſcherzi d'acqua, ornato, e reſo de
lizioſo. Nel ritornarſene il Foreſtiero per
l'iſteſſa ſtrada a Firenze, dalla parte di
Tramontana quaſi incontro alla Certoſa,
oſſervi la magnifica Villa, detta Collazzi,
de' Dini, con nobile Architettura di San
ti di Tito, che dipinſe la Tavola della Cap