17884_DIALOGO_
proſſimandoſi vna all’altra ſi che ſi tocchino, ſe ne fà vna
ſola. Et è tanta la propenſione al conglobarſi (prouenga
queſta da qual ſi ſia cauſa) che ſe qualche goccia d’acqua
penda da qualche luogo, e ſe diſtratta da forza non valeuo-
le à ſuperare la ſua continuità, queſta s’allunga, eſottiglia;
e ceſſata la forza diſtraibile, ritorna à conglobarſi come
prima.
ſola. Et è tanta la propenſione al conglobarſi (prouenga
queſta da qual ſi ſia cauſa) che ſe qualche goccia d’acqua
penda da qualche luogo, e ſe diſtratta da forza non valeuo-
le à ſuperare la ſua continuità, queſta s’allunga, eſottiglia;
e ceſſata la forza diſtraibile, ritorna à conglobarſi come
prima.
_Cont._
Quanta propenſione habbino liliquidi à conſeruarſi v-
niti, e conglobati lo dimoſtra il conſeruarſi, e formarſita-
li anco nel vacuo, ò quaſi vacuo. Al qual propoſito vedaſi
l’eſperienza regiſtrata dalli Accademici Fiorentini _nelli_
_ſaggi, & c. pag. 78._
niti, e conglobati lo dimoſtra il conſeruarſi, e formarſita-
li anco nel vacuo, ò quaſi vacuo. Al qual propoſito vedaſi
l’eſperienza regiſtrata dalli Accademici Fiorentini _nelli_
_ſaggi, & c. pag. 78._
_Mat._
Queſta propẽſione ritiene anco l’aria nell’acqua, che per
ciò affetta il conglobarſi quanto puole, e doue puole. Nel
tubo del P. Riccioli lo dimoſtra nella partc ſuperiore doue
può formarla, non dalli lati impedita dalla ſtrettezza del
tubo, e dalla propria quantità. Non la forma cosìpronta
mente nella parte inferiore, perche le ſpinte continue del-
l’acqua, che iuiriceue, non lo permettono. L’affetta però
quanto puole, apparendone qualche veſtigio, & euiden-
tiſſimamente nella poca quantità; & in quella, che aſcen-
de radendo il lato del tubo inclinato, come ſopra habbia-
mo detto.
ciò affetta il conglobarſi quanto puole, e doue puole. Nel
tubo del P. Riccioli lo dimoſtra nella partc ſuperiore doue
può formarla, non dalli lati impedita dalla ſtrettezza del
tubo, e dalla propria quantità. Non la forma cosìpronta
mente nella parte inferiore, perche le ſpinte continue del-
l’acqua, che iuiriceue, non lo permettono. L’affetta però
quanto puole, apparendone qualche veſtigio, & euiden-
tiſſimamente nella poca quantità; & in quella, che aſcen-
de radendo il lato del tubo inclinato, come ſopra habbia-
mo detto.
_Ofr._
Adunque l’acqua non potrà mai eſtruder vn galleggian-
te, ò per meglio dire queſto non aſcenderà in eſſa, ſe non
li potrà entrar ſotto?
te, ò per meglio dire queſto non aſcenderà in eſſa, ſe non
li potrà entrar ſotto?
_Mat._
Non Signore.
_Cont._
Con l’acqua non è così facile far eſperienze di queſto
per la ſua ſomma fluſſibilità, mediante la quale pronta-
mente penetra tra corpo, e corpo, che ſi combacino, ma
bene con il mercurio ſi può vedere ciò molto manifeſta-
mente, eſſendo meno fluido. Il dottiſſimo Signor Toma-
ſo Cornelio Coſentino gran filoſofo, e mio antico amico
_Nelli ſuoi Progimn. fiſ. de circump. Platon. pag._ 124. narra vna
bella eſperienza in ſimil propoſito. Dice che ſopra il fondo
ottimamente ſpianato d’vn vaſo ponendoſi vn circoletto
dicartone, ò legno, che lo baci eſquiſitamente, al qual
circoletto dal centro ſia attaccato vn ſpaghetto cō il
per la ſua ſomma fluſſibilità, mediante la quale pronta-
mente penetra tra corpo, e corpo, che ſi combacino, ma
bene con il mercurio ſi può vedere ciò molto manifeſta-
mente, eſſendo meno fluido. Il dottiſſimo Signor Toma-
ſo Cornelio Coſentino gran filoſofo, e mio antico amico
_Nelli ſuoi Progimn. fiſ. de circump. Platon. pag._ 124. narra vna
bella eſperienza in ſimil propoſito. Dice che ſopra il fondo
ottimamente ſpianato d’vn vaſo ponendoſi vn circoletto
dicartone, ò legno, che lo baci eſquiſitamente, al qual
circoletto dal centro ſia attaccato vn ſpaghetto cō il