1
l'acqua, e nel ritornar fuori bagnano. Uſci-
ti fuori di detta Grotta, ſi vede un gran Pra-
to, che circonda il Palazzo con muricciuoli
da ſedere, e ſi ſcende nel Barco, che è pie-
no di diverſe fontane, e ſotto a dette ſcale,
che ſcendono nel Barco, vi è in teſta un
vecchio figurato per il fiume Mugnone, che
diſtribuiſce l'acqua a tutte quelle fonti. Più
oltre ſotto alle dette ſcale a uſo di grotta,
vi ſono una Fama con tromba d'oro, e col-
l'ali, un Drago, che beve, e un Contadino,
che porge una tazza; per occulto artifizio
d'acqua, la Fama ſuona, dimena l'ali, em-
pieſi la tazza, il Contadino l'alza, e il Ser-
pente colla teſta ſi china, vi ſi tuffa, e la
beve. A rincontro della Fama, v'è a uſo
d'altra Grotta il Dio Pan, che ſuona la,
zampogna compoſta di ſette canne; queſti
ſi rizza, ſuona, e muove la teſta, e poi re-
ſta, e ſi ripone giù: evvi ancora la Siringa,
che ſi converte in canne. Colle ſcale di det-
ta Grotta grande, ſpartita in molte, come
aviam detto, atteſta un lunghiſſimo viale,
che ſcende dolcemente, dove di quà, e di
là ſono diſpoſte, ſopra muricciuoli di diſtan-
za in diſtanza, alcune piccole vaſche, o taz-
zette di pietra, che gettano in aria acqua:
ſotto alle quali, per mtto il detto viale,
eſcono zampilli d'acqua, che facendo arco,
l'uno coll'altro intrecciandoli, formano co-
me un pergolato; ſotto al quale puovviſi,
ſenza reſtar bagnato, agiatamente paſseggia-
re. In teſta a queſta ſtrada, tutta boſcata,
ſopra un gran Vivaio è una ſtatua, che rap-
preſenta una Lavandaia, la quale ſpremendo
un panno bianco n'eſce acqua, e allato vi è
ti fuori di detta Grotta, ſi vede un gran Pra-
to, che circonda il Palazzo con muricciuoli
da ſedere, e ſi ſcende nel Barco, che è pie-
no di diverſe fontane, e ſotto a dette ſcale,
che ſcendono nel Barco, vi è in teſta un
vecchio figurato per il fiume Mugnone, che
diſtribuiſce l'acqua a tutte quelle fonti. Più
oltre ſotto alle dette ſcale a uſo di grotta,
vi ſono una Fama con tromba d'oro, e col-
l'ali, un Drago, che beve, e un Contadino,
che porge una tazza; per occulto artifizio
d'acqua, la Fama ſuona, dimena l'ali, em-
pieſi la tazza, il Contadino l'alza, e il Ser-
pente colla teſta ſi china, vi ſi tuffa, e la
beve. A rincontro della Fama, v'è a uſo
d'altra Grotta il Dio Pan, che ſuona la,
zampogna compoſta di ſette canne; queſti
ſi rizza, ſuona, e muove la teſta, e poi re-
ſta, e ſi ripone giù: evvi ancora la Siringa,
che ſi converte in canne. Colle ſcale di det-
ta Grotta grande, ſpartita in molte, come
aviam detto, atteſta un lunghiſſimo viale,
che ſcende dolcemente, dove di quà, e di
là ſono diſpoſte, ſopra muricciuoli di diſtan-
za in diſtanza, alcune piccole vaſche, o taz-
zette di pietra, che gettano in aria acqua:
ſotto alle quali, per mtto il detto viale,
eſcono zampilli d'acqua, che facendo arco,
l'uno coll'altro intrecciandoli, formano co-
me un pergolato; ſotto al quale puovviſi,
ſenza reſtar bagnato, agiatamente paſseggia-
re. In teſta a queſta ſtrada, tutta boſcata,
ſopra un gran Vivaio è una ſtatua, che rap-
preſenta una Lavandaia, la quale ſpremendo
un panno bianco n'eſce acqua, e allato vi è