Alberti, Leon Battista, L' architettura

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1814DELLA ARCHITETTVRA de' raggi. La onde ſe auuerrà, che inſieme con queſti ſoli, i venti piu graui hab
bino ſentieri aperti da poterſi liberamente condurre da te, qual ſarà coſa piu
moleſta?
o meno da ſopportarſi? Le brezze ancora della mattina a buon' ho
ra, che leuandoſi ti rappreſentino i uapori crudi, ſi debbono certamente fuggi-
re.
Habbia mo detto del Sole, e de' uenti, mediante i quali ſentiamo l'aria ua-
115 riarſi, &
diuentare ſana, & inferma, & ne habbiamo parlato breuiſsimamente
quanto ci pareua, che qui fuſſe a baſtanza:
& di queſti a loro luogo ſe ne diſcor-
rerà più diſtintamente.
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Qual Regione ſia piu commoda, & qual meno nel collocare gli
Edificij. Cap. IIII.
NEllo eleggere la Regione ſarà conveniente, che ella ſia tale, che gli ha
bitanti da ogni parte ſe la habbino a trouar buona, sì con la natura del-
le coſe, sì con la ſpecie &
conſortio de gli altri huomini. Nè iocerto edi-
ficherò in alcuno aſpro, &
in acceſsibile giogo delle Alpi una città, ſi come ha
3315 ueua ordinato Gallicula, &
non conſtretto da una eſtrema neceſsità: ſchifero
anche un diſerto ſolitario, ſi come dice Varrone, che era quella parte della
Francia, che egli trouò di là ben adentro dal Rheno, &
come diſeriue Ceſare
eſſere ſtata la Inghilterra ne' tempi ſuoi.
Nè mi piacerà ſe quiui come in Egi-
na, ſi harà ſolamente a viuere di vuoua di vccelli, o di Ghiande, come in alcuni
4420 luoghi di Iſpagna ſi uiueua à tẽpo di Plinio.
Vorrei adunque che non ne mãcaſ-
ſe coſa alcuna, che foſſe dibiſogno ad uſarſe.
Per queſto, piu che per altro fece
bene Aleſſandro a non uoler por la città ſul mõte Ato:
ſebene per la inuentio-
ne, &
diſſegno di Policrate Architettore doueua eſſer marauiglioſa: percioche
gli habitanti non harebbono hauuta abbondãtia delle coſe.
Ad Ariſtotile pote-
5525 ua forſe piacere quella Regione, maſſimo nell' edificare le cittadi, nella quale
difficilmente ſi poteſſe entrare.
Et truouo, che ſono ſtate alcune genti, che han-
no deſiderato oltra modo, che i loro confini dalla lunga ſieno abbandonati, &

quaſi fatti diſerti per tutto:
ſolamẽte per dare ſcõmodità a'nemici. Se le ragioni
di coſtoro ſono da eſſere approuate, o nò, ne diſputeremo altroue.
Et ſe que
6630 fto gioua publicamente così, non ho perche biaſimare lo inſtituto loro.
Ma nel
porre gli altri edificij mi piacerà molto piu quella regione:
la quale harà molte
&
uarie uie, p lequali & con le naui, & con i caualli, & con i carri, & di ſtate, & di
verno cõmodiſsimamente ui ſi poſsino portar tutte le coſe neceſſarie.
Et ſe tal
regione non ſarà humida per abbondanza di troppe acque, nè arida, o aſpra per
7735 troppo ſecco, ma atta &
inſieme tẽmperata. Et ſe ella non ſi trouerà così apũto,
come noi la uorremo, eleggiamola anzi che nò, un poco fredda, &
ſecca, piu
toſto che men calda, &
humida piu che il biſogno: imperoche con le copertu
re, con le mura, con le ueſti, con il fuoco, &
cõ il muouerſi ſi uince il freddo. Ne
penſano che il ſecco habbia troppo in ſe coſa alcuna, per la quale poſſa nuocere
8840 grandemente a' corpi, o a gl'ingegni de gli huomini:
ſe bene e' penſano, che gli
huomini per li alidori ſi riſecchino, &
per i freddi forſe diuẽtino aſpri. Ma e'ten
gono per certo, che tutti i corpi, per la troppa humidità ſi corrõpino, &
p il cal
do ſi riſoluino:
Et uedeſi che gli huomini, sì ne'tempi freddi, sì per habitare

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