Intorno a’ tempi d Archimede fiorì Creſibio figliuolo
d’vn Barbiere Aleſſandrino, il quale da quel contrapeſo
ch’egli adattò nella bottega del padre per fare che lo ſpec-
chio tirato à baſſo ſe ne tornaſſe ĩ alto, come fanno hoggi
le lampadi nelle Chieſe; penetrò con l’ingegno dalla per-
cuſsione dell’aere fatta dal cõtrapeſo nel canale doue egli
l hauea rinchiu o, all’inuentione delle machine ſpiritali, e
delle Hidrauliche, cioè da inalzar l acqua; Trouò an co le
Semouenti come ſono gli horologij acquatici, & gli orga-
ni, & altre delitie di sì fatta ſorte. Eccellente ancora trouia
mo eſſere ſtato in queſto genere vn Filone Bizantino, del
quale, da Herone, è fatta mentione in queſti libri. Poco
dopò queſto fiorì il noſtro Herone, dopo il quale, di ma-
no in mano ſi ſono iti affinando gl’ingegni, e ſi ſono à
poco à poco diſcoperte più coſe; perciò che noi non
trouiamo che il noſtro Autore faccia mentione di ruote
dentate, di rocchetti, di molle, di ſpinole, di tempi, di
ſerpentine, e d’alcune altre coſette, che ſono quaſi l’ani-
ma & la perfettione di queſte machine. Io trouo, non-
dimeno fatta m entione delle ruote dentate appreſſo Vi-
truuio comeritrouate dal medeſimo Creſibio, col moto
delle quali egli daua il moto à figurette, à mete, & ad altre
coſe di sì fatta ſorte, dellquale autorità di Vitruuio, al-
tri potrebbe marauigliarſi, non ſi comprenden do in che
modo, eſſendo Herone ſtato diſcepolo di Creſibio (come
di ſotto moſtreremo) egli non ne faceſſeparola; & eſſendo
coſe coſi commode, non ſene ſeruiſſe; nondimeno è ma-
nifeſto co lteſtimonio di Pappo, che da Herone, e da gli
altri erano conoſciute le ruote dentate, & i rocchetti, eper
ciò è da credere che in queſte machine, moſſo da
d’vn Barbiere Aleſſandrino, il quale da quel contrapeſo
ch’egli adattò nella bottega del padre per fare che lo ſpec-
chio tirato à baſſo ſe ne tornaſſe ĩ alto, come fanno hoggi
le lampadi nelle Chieſe; penetrò con l’ingegno dalla per-
cuſsione dell’aere fatta dal cõtrapeſo nel canale doue egli
l hauea rinchiu o, all’inuentione delle machine ſpiritali, e
delle Hidrauliche, cioè da inalzar l acqua; Trouò an co le
Semouenti come ſono gli horologij acquatici, & gli orga-
ni, & altre delitie di sì fatta ſorte. Eccellente ancora trouia
mo eſſere ſtato in queſto genere vn Filone Bizantino, del
quale, da Herone, è fatta mentione in queſti libri. Poco
dopò queſto fiorì il noſtro Herone, dopo il quale, di ma-
no in mano ſi ſono iti affinando gl’ingegni, e ſi ſono à
poco à poco diſcoperte più coſe; perciò che noi non
trouiamo che il noſtro Autore faccia mentione di ruote
dentate, di rocchetti, di molle, di ſpinole, di tempi, di
ſerpentine, e d’alcune altre coſette, che ſono quaſi l’ani-
ma & la perfettione di queſte machine. Io trouo, non-
dimeno fatta m entione delle ruote dentate appreſſo Vi-
truuio comeritrouate dal medeſimo Creſibio, col moto
delle quali egli daua il moto à figurette, à mete, & ad altre
coſe di sì fatta ſorte, dellquale autorità di Vitruuio, al-
tri potrebbe marauigliarſi, non ſi comprenden do in che
modo, eſſendo Herone ſtato diſcepolo di Creſibio (come
di ſotto moſtreremo) egli non ne faceſſeparola; & eſſendo
coſe coſi commode, non ſene ſeruiſſe; nondimeno è ma-
nifeſto co lteſtimonio di Pappo, che da Herone, e da gli
altri erano conoſciute le ruote dentate, & i rocchetti, eper
ciò è da credere che in queſte machine, moſſo da