Tartaglia, Niccolo, Quesiti et inventioni diverse, 1554

List of thumbnails

< >
11
11
12
12
13
13
14
14
15
15
16
16
17
17
18
18
19
19
20
20
< >
page |< < of 257 > >|
    <archimedes>
      <text>
        <body>
          <chap>
            <subchap1>
              <pb xlink:href="042/01/018.jpg"/>
              <figure id="id.042.01.018.1.jpg" xlink:href="042/01/018/1.jpg" number="11"/>
              <p type="main">
                <s id="s.000221">S. DVCA. C
                  <emph type="italics"/>
                he uoleti inferir per queſto.
                  <emph.end type="italics"/>
                N. V
                  <emph type="italics"/>
                oglio inferir queſto, che ogni arti
                  <lb/>
                gliaria eſſendo aliuellata, la ſe intende eſſer nel ſito della equalita, & la balla tirata da
                  <lb/>
                quella, in tal ſito uſciſſe del pezzo piu graue, che in qualunque altro modo elleuata,
                  <lb/>
                ouer ſeparata da quel ſito della equalita (per le ragioni di ſopra adutte) e pero in tal
                  <lb/>
                ſito la balla ua con piu difficultà, & molto piu preſto comincia à declinar al baſſo, cioè
                  <lb/>
                uerſo terra, & in maggior quantita lei ua declinando, che in qualunque altro modo el
                  <lb/>
                leuata, cioè che lei ua (come fra bombardieriſe dice) molto manco per linea retta, che
                  <lb/>
                in qualunque altro modo elleuata, e pero li effetti di tiri fatti in tal ſito ſaranno men ui
                  <lb/>
                goroſi, ouer di menor effetto, che in qualunque altro uerſo. </s>
                <s id="s.000222">Vero è, che uoſtra Eccellen
                  <lb/>
                tia potria dire, & ragioneuolmente, per queſte tue ragioni ſon chiaro, che in diſtantia
                  <lb/>
                equale lei fara
                  <expan abbr="mãco">manco</expan>
                effetto, ma in distantie inequale reſto dubbioſo, perche nel noſtro
                  <lb/>
                Queſito ſi uede, che quelle artegliarie, che ſono nel piano, ouer nel pie del monte, ſono
                  <lb/>
                molto piu diſtante, dalla fortezza, di quelle, che ſon nella ſommita del monte, talmente
                  <lb/>
                che tal differentia potria eſſer molto maggiore della differentia del ſuo tirar per li­
                  <lb/>
                nea retta, ouer della differentia de ſuoi effetti in diſtantie equale, & eſſendo coſi quelle
                  <lb/>
                de la ſommita del monte, uerriano à far maggior effetto, di quelle poſte in piano, cir­
                  <lb/>
                ca al qual dubbio riſpondo, che gliè ben uero, che la diſtantia di quelle, che ſtano in pia
                  <lb/>
                no, potria eſſer alle uolte tanto grandemente differente da quella, di quelle, che ſono ne
                  <lb/>
                la ſommita del monte, che ſeguiria quello, che di ſopra hauemo detto, ouer dubitato.
                  <emph.end type="italics"/>
                  <lb/>
                S.D. D
                  <emph type="italics"/>
                atime
                  <expan abbr="un'eßẽpio">un'eßempio</expan>
                in figura, ſe uoleti, che ue intenda.
                  <emph.end type="italics"/>
                N. P
                  <emph type="italics"/>
                er uoler eſſemplifi
                  <lb/>
                care figuralmente queſta coſa ſupponeremo una colobrina da lire. </s>
                <s id="s.000223">20. di balla, laqual
                  <lb/>
                colobrina (per quella ſperientia, che fu fatta à Verona, narrata nel principio della no
                  <lb/>
                ſtra noua ſcientia à uoſtra Eccellentia) io trouo, che tal colobrina nel ſito della equali­
                  <lb/>
                ta (cioè ſtando aliuellata) tirara de mira, ouer per linea retta circa paſſa. </s>
                <s id="s.000224">200. & alla
                  <lb/>
                elleuatione de. </s>
                <s id="s.000225">45. gradi, cioè al ſeſto ponto, ouer alli. </s>
                <s id="s.000226">72. minuti della noſtra ſquadra
                  <lb/>
                tal colobrina (per le ragioni adutte nella ultima propoſitione del
                  <expan abbr="ſecõdo">ſecondo</expan>
                libro della no
                  <lb/>
                stra noua ſcientia) tirara de mira, ouer per linea retta, in quel uerſo, circa paſſa.
                  <emph.end type="italics"/>
                800.
                  <lb/>
                S.D A
                  <emph type="italics"/>
                dunque
                  <expan abbr="tirãdo">tirando</expan>
                la detta colobrina à tal elleuatione tirara circa paſſa. </s>
                <s id="s.000227">800. per
                  <lb/>
                linea retta, & tirandola poi aliuellata, non tirara ſaluo che circa paſſa.
                  <emph.end type="italics"/>
                200 N. C
                  <emph type="italics"/>
                o
                  <lb/>
                ſi ne afferma la ragione.
                  <emph.end type="italics"/>
                S.D. L
                  <emph type="italics"/>
                a me pare una grah differentia.
                  <emph.end type="italics"/>
                N. Q
                  <emph type="italics"/>
                uesto pro­
                  <lb/>
                cede per eſſer anchora tal ellcuatione molto differente dal ſito della equalita, perche ſe
                  <emph.end type="italics"/>
                </s>
              </p>
            </subchap1>
          </chap>
        </body>
      </text>
    </archimedes>