Morelli, Gregorio, Scala di tutte le scienze et arti, 1567
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1occorre che lo diffiniamo: ſe anco è applicato,
& è conoſciuto, per quanto ſi aſpetta à lui lo
potiamo diffinire.
Hora intorno alla coſa ſi
deue parimente auertire ſe può eſſere diffinita,
ò nò, & non potendoſi, deueſi tralaſciare;
ſe ſi poſſa, douremo conſiderare ſe è una ſola,
ò piu ſotto un nome ſolo; percioche quante
foſſero le coſe, tante ſarebbono le diffinitioni,
perche la diffinitione eſſentiale ad un tratto
non può ſe non una natura dichiarare, perche
lei non è del nome, ma delle coſe iſteſſe iſtru­
mento.
Oltra di cio deueſi ancora auertire
alle conditioni della coſa, che ſi diffiniſce, ac­
cioche la diffinitione non ſia ſuperflua, & tut
te queſte conſiderationi, auanti che ſi diffini­
ſca coſa ueruna deuonſi auertire: da che poi
ne naſcerà una diffinitione perfetta con tutte
le ſue proprietà, cioè ſarà chiara à baſtanza
la natura di quella coſa, di che ſarà diffinitio­

ne, & ſarà anco breue.
La diffinitione, ac­
cio ſappiate non è altro che iſtrumento metodi
co, quale adoperiamo per uenire dalla coſa
nota, in cognitione della coſa, che ſi diffiniſce,
quale era incognita.
MOR. Se non m'ingan
no uolete dire che è iſtrumento, quale ſi adope
ra per eſplicare l'eßenza di quella coſa, che
conoſciamo.
TOM. Tant'è; ma douete piu
oltra ſapere, che la diffinitione è quella, che

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