_Mat._
Come vede Signor Ofredi queſta boccia da canneuetta
piena d’acqua (poco importarebbe che foſſe altro vaſo)
è otturata con queſto ſughero, che non la ſerra eſquiſita-
mẽte, di modo che hora che è riuoltata conil bucco all’in-
giù, ſtilla all’intorno del ſughero l’acqua; e pure queſto
non aſcende in conto alcuno. Sà V. S. la cauſa di ciò? Que-
ſta è perche l’acqua, che diſcende non ſubintra, e ſi piglia
in capo il ſughero.
piena d’acqua (poco importarebbe che foſſe altro vaſo)
è otturata con queſto ſughero, che non la ſerra eſquiſita-
mẽte, di modo che hora che è riuoltata conil bucco all’in-
giù, ſtilla all’intorno del ſughero l’acqua; e pure queſto
non aſcende in conto alcuno. Sà V. S. la cauſa di ciò? Que-
ſta è perche l’acqua, che diſcende non ſubintra, e ſi piglia
in capo il ſughero.
Di più ecco che con queſto temperarino ſpingo lo ſughero
all’insù vn poco, poco, sì che aggiuto la ſua leggierezza
(ſe ve ne hà) all’aſcendere; e pure _tantum abeſt_ che aſcendi,
che V. S. lo vede a ritornare ad otturar la boccia come
prima. Ciò certò d’altronde non procede ſe non perche
non è eſtruſo, non potendoli ſubintrar l’acqua, e rifletten-
do cacciarlo all’insù.
all’insù vn poco, poco, sì che aggiuto la ſua leggierezza
(ſe ve ne hà) all’aſcendere; e pure _tantum abeſt_ che aſcendi,
che V. S. lo vede a ritornare ad otturar la boccia come
prima. Ciò certò d’altronde non procede ſe non perche
non è eſtruſo, non potendoli ſubintrar l’acqua, e rifletten-
do cacciarlo all’insù.
_Cont._
Già che il Sig.
Ofredi hà diſopra portato l’eſempio delle
due laſtre, le quali hà creduto non ſepararſi _ne detur va-_
_cuum,_ giudico bene che ſi fermiamo vn poco circa queſto
Fenomeno, intendendo di proponer alli curioſi alcune eſ-
perienze, che deſidererai che foſſero fatte de quelli che
hannole machine a propolito. Si pigliano due laſtre di ve-
tro, pietra, ò metallo, le quali ſiano ottimamente ſpianate,
sì che ponendone vna ſopral altra ſi combaccino total-
mente ſenza che di mezzo vi ſia aria, (anzi che per eſclu-
derla meglio ſi bagnano con acqua, acquauita, olio di mã-
dole dolci, & c. accioche queſti riempiano tutte quelle mi-
nime cauità, che perfortuna vi foſſero) e ſe appendono
parallele all’orizonte. Queſte ſtanno così appeſe, ne l’infe-
riore ſi ſtacca dalla ſuperiore, benche non li ſia attaccata
che dal ſolo contatto. L’vniuerſal opinione delle ſcuole è
ſtata comunemente, e pur hora regna trà molti, che ciò
ſucceda _ne detur vacuum_; ma hora da chi ha giuditio, e filo-
ſofa con l’eſperienze, ſi dice ciò ſuccedere per la preſſione
dell’aria, che preme, & ſpinge l’inferiore alla ſuperiore,
due laſtre, le quali hà creduto non ſepararſi _ne detur va-_
_cuum,_ giudico bene che ſi fermiamo vn poco circa queſto
Fenomeno, intendendo di proponer alli curioſi alcune eſ-
perienze, che deſidererai che foſſero fatte de quelli che
hannole machine a propolito. Si pigliano due laſtre di ve-
tro, pietra, ò metallo, le quali ſiano ottimamente ſpianate,
sì che ponendone vna ſopral altra ſi combaccino total-
mente ſenza che di mezzo vi ſia aria, (anzi che per eſclu-
derla meglio ſi bagnano con acqua, acquauita, olio di mã-
dole dolci, & c. accioche queſti riempiano tutte quelle mi-
nime cauità, che perfortuna vi foſſero) e ſe appendono
parallele all’orizonte. Queſte ſtanno così appeſe, ne l’infe-
riore ſi ſtacca dalla ſuperiore, benche non li ſia attaccata
che dal ſolo contatto. L’vniuerſal opinione delle ſcuole è
ſtata comunemente, e pur hora regna trà molti, che ciò
ſucceda _ne detur vacuum_; ma hora da chi ha giuditio, e filo-
ſofa con l’eſperienze, ſi dice ciò ſuccedere per la preſſione
dell’aria, che preme, & ſpinge l’inferiore alla ſuperiore,