Morelli, Gregorio, Scala di tutte le scienze et arti, 1567

Table of figures

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              diceuo eßer conoſciuta, laquale in riſpetto del
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              diffinito, deue ſempre eßere piu chiara, al­
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              tramente non eſplicarebbe la natura del diffini
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              to, & la diffinitione non è altro che le parti,
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              che coſti uiſcono la coſa diffinita in eßere; on­
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              de la diffinitione deue hauere il genere, & le
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              differenze della coſa diffinita, o uero almeno
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              qualche accidente, che propriamente queſte
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              riferiſca. </s>
              <s>Il genere rappreſenta la materia,
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              & la differenza la forma, che ſono amendue
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              le parti integranti di eßa coſa; la coſa, che
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              incognita chiamauo è il diffinito, quale può
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              eßere incognito quanto al nome, & quanto
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              etiandio all eßenza. </s>
              <s>Se adoperiamo queſto
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              iſtrumento diffinitiuo à dichiarare il nome,
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              chiameraßi piu toſto deſcrittione, che diffini­
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              tione: ſe anco l'adoperiamo à conoſcere l'eßen­
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              za della coſa, allhora ſarà uera diffinitione.
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              <s>M
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              OR.
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              <s> Di maniera che uerranno à eßere
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              due ſpecie di diffinitioni una cioè del nome,
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              & l'altra della coſa. </s>
              <s>T
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              OM.
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              <s> Voi dite il ue­
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              ro, ma perche alle uolte con una medeſima
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              diffinitione ſi dimoſtra l'uno, & l'altro, però
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              ui ſi deue aggiugnere la terza ſpecie, che dif­
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              finitione di mezo ſi chiama, laquale ſi può
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              riferire in quanto, che dichiara il nome, alla
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              deſcrittione, & in quanto dichiara l'eßenza
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              alla diffinitione. </s>
              <s>M
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              OR.
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              <s> Ditemi di gratia, </s>
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