Del Bruno, Raffaelo, Ristretto delle cose piu' notabili della citta' di firenze, 1757

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1 co Lorenzo de' Medici, Padre di Leon X.
il quale la non terminata Fabbrica volle
finire, e ſpezialmente l'ornato, e le Pit-
ture del Salone grande in parte, che poi il
Granduca Franceſco ſece condurre a fine, e
ridurre tutta queſta gran Fabbrica alla per-
fezione, che ella è, ſeguitando il primo
modello di Giuliano da San Gallo.
Queſta
Villa, ha in tutte le ſue parti del magnifi-
co.
Evvi un Salone con volta a mezza bot-
te, tutta riccamente ſtuccata, o per me-
glio dire, da Giuliano da San Gallo getta-
ta di materie, che veniſſero intagliate, in-
venzione da lui unicamente imparata a Ro-
ma.
Tutto il detto Salone è dipinto da An-
drea del Sarto, dal Franciabigio, e da Ia-
copo da Pontormo.
L'Iſtoria quando Ce-
ſare è preſentato di varj donativi in Egitto
da molte Nazioni, alludendo queſto fatto
al Magnifico Lorenzo de' Medici, che fu
di rari animali, e tra gli altri di una Gi-
raffa preſentato da Gaitbeio Soldano d'E-
gitto nel 1487. e detta Giraffa è deſcritta
dal Poliziano nelle ſue meſcolanze erudite;
fu laſciata imperfetta detta pittura da An-
drea, e terminolla Aleſſandro Allori.
Il
Franciabigio vi dipinſe in altra Facciata,
quando Cicerone, dopo l'eſilio, fu in
Campidoglio chiamato Padre della Patria:
alludendo queſta Storia al ritorno di Coſi-
mo Medici il Vecchio in Firenze.
Nell'al-
tra Facciata il Franciabigio medeſimo vi
dipinſe, quando Tito Quinzio Flaminio Con-
ſolo Romano, orando nel Conſiglio degli

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