Cavalieri, Buonaventura, Lo specchio ustorio overo trattato delle settioni coniche, et alcuni loro mirabili effetti intorno al lume, caldo, freddo, suono, e moto ancora

Table of contents

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[41.] Dimostratione.
[42.] Della terza propriet à dell’Iperbola. Cap. XVI.
[43.] Dimostratione.
[44.] Corollario.
[45.] Della quarta proprietà della Iperbola. Cap. XVI.
[46.] Della prima proprietà dell’Eliſſi. Cap. XVII.
[47.] Dimostratione.
[48.] Della ſeconda proprietà dell’Eliſſi. Cap. XVIII.
[49.] Della terza proprietà dell’Eliſsi. Cap. X. X.
[50.] Dimostrationt.
[51.] Della quarta proprietà dell’Eliſſi. Cap. XX.
[52.] Dimoſtratione.
[53.] Della proprietà, ancor lei belliſſima, della cir-conferenza dicircolo intorno alle inci-denti, er@fleſſe. Cap. XXI.
[54.] Eſſempio ſopra la 17. figura.
[55.] Delle Superficie, che ſi poſſone generare dalle Set-tioni Coniche, e come à quelle s’accomodino le già dimo strate loro proprietà, e de’lor nomi. Cap. XXII.
[56.] Epilogo delle ſudette proprietà delle Settioni Coniche, applicate alle da loro generate ſuperficie. Cap. XXIII.
[57.] Corollario.
[58.] TAVOLA SPECOLARIA. Potiamo per via della rifleſſione con la ſuperficie ſcritta nell’area di questa Tauola fare L E
[59.] Dell’vſo della precedente Tauola Specolaria. Cap. XXIV.
[60.] Digreſsione intor no le Refrattioni.
[61.] Come ſi poſsi accendere il fuoco per il rifleſſo de’ raggi Solari. Cap. XXV.
[62.] Dimostratione ſopra la 18. Figura.
[63.] Come per rifleſſione ſi poſſi accender fuoco con il ri-uerbero della fiamma, ò de i carboni acceſi. Cap. XXVI.
[64.] Come in due maniere potiamo ſeruirci delli ſudetti Specchi. Cap. XXVII.
[65.] Dello Specchio Vctorio d’Archimede. Cap. XXVIII.
[66.] Della Linea Vſtoria di Gio. Battiſta Porta, che ab-brucia in infinito. Cap. XXIX.
[67.] In qual ſenſo ſtimi l’Autore che la ſudetta Linea Vstoria ſi poſſa ſoſtenere. Cap. XXIX.
[68.] Dello Specchio Vſtorio imaginato dall’Autore, e varietà di quello. Cap. XXX.
[69.] Hist. 35. Chil. 2.
[70.] Come con lt ſudetti Specchi potiamo di notte manda-re il lume lontano. Cap. XXXII.
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183163Coniche. Cap. XL.
Qual ſorte dilinea deſcriuano i graui nelloro moto,
ſpiccati che ſiano dal proiciente.
Cap. XL.
SE noi conſideraremo il graue,
che hà da mouerſi ſeparatamẽ-
te dal proiciente, quando ca-
mina di conſerua con quello,
come à dire;
la pietra, che ſi
moue per vn poco di ſpatio in
compagnia della mano, o della froinbola, o al-
tro iſtrumento, non è dubbio alcuno, che è
sforzata à far quella ſtrada, che farà ancora il
ſuo motore;
come, per eſſempio, dourà anda-
re in giro con la mano, ſino ch’egli da quella ſi
diſſepari, ò in qualſiuoglia altro modo, ch’eſſa
mano camini;
ma ſeparato che ſia, non hà più
obligo di accompagnar la mano:
l’impulſo poi
conferito dal proiciente nel punto della ſepa-
ratione è ſempre per linea retta, cioè per quel-
la, che è à drittura del moto, che viene ad eſ-
ſer la tangente di quella curua, per la quale ſi
è fatto il moto, tangente dico nel punto della
ſeparatione, come pariinente c’inſegna il Sig.
Galileo ne’ſuoi Dialogi alla pag. 186.

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