Cambiagi, Gaetano, Guida al forestiero per osservare con metodo le rarità e bellezze della città di Firenze, 1790

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1 aggiungere un Coſimo, e un Lorenzo de' Me-
dici ritratti dal Vaſari, e un S. Filippo del
Berrettini abbozzato ſoltanto.
La grand'Epi-
fania può dirſi una delle più celebri pitture
di Filippo Lippi, e Vaſari dà gl'indizj per
riconoſcerla.
Un ritratto di Principeſſa è del
Douven: altro ſimile del Van-Dyck, quello
del P. Panigarola è di Lavinia Fontana; e
due di Cacciatori ſono del Caſſana.
La lieta
Cena notturna di Campagnuoli è creduta di
Gherardo, e di ſimil maniera due altri quadri
bizzarriſſimi ſieguono con poco intervallo.
II
S. Luce è del Volterrano, e le nozze ſono di
Giovanni da S. Giovanni.
Succedon altri mi-
nori de' due predetti; il ratto di Ganimede del
Gabbiani, un Epifania di Rubens copiata da
M. Giuſto, e della ſteſſa mano una copia della
Notte celebre del Correggio; una battaglia
abbozzata da Tiziano; la creazione di Eva, e
tre altre Storie di eſſa e di Adamo dipinte dal
Caliari giovane; un Calvario di Brughel, un
Crocifiſſo di Santi di Tito, un S. Antonio
Abate di Salvator Roſa, varj tondi della Scuola
Fiorentina tutti di Madonne; uno de' quali,
ove Maria Santiſſima, e un'Angiolo adorano
il S. Bambino pare del Baldovinetti.
Reſtano
dalla medeſima banda un'adorazione de' Paſtori
di Santi di Tito, una Carità del Salviati, un

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