1ficiente ad elleuare il corpo.l.dal medeſimo ſito della equalita al luoco, doue che al pre
ſente è. Adunque ſel corpo.b. (per lauerſario) è atto ad elleuare il corpo. a. dal ſito
della equalita per fin al ponto.d.el medeſimo corpo.b.ſaria anchora atto, e ſofficiente
ad elleuare il corpo.l.dal medeſimo ſito della equalita per fin al ponto, doue che al pre
ſente è, el qual conſequente é falſo, & con
tra alla quinta propoſitione, cioe el corpo
b. (qual è ſupposto equale in grauita al
corpo.l.) elleuaria il detto corpo. l. fuora
del ſito della equalita, in ſiti equali, cioe e
qualmente diſtanti dal centro.c.la qual co
ſa é impoßibile per la detta quinta propo
ſitione, diſtrutto adunque l'oppoſito, rima
ne il propoſito. S. A. Questa è una aſ
ſai bella propoſitione, ma el me pare, ſe bem
me arricordo, che Archimede Syracuſano
83[Figure 83]
ne ponga una ſimile, ma el non mi pare, che lui la dimoſtri per queſto uoſtro modo.
N. Voſtra Signoria dice la uerita, anci di tal propoſitione, lui ne fa due propoſitio
ni, & queſte ſono la quarta, & quinta di quel libro, doue tratta delli centri delle coſe
graue, & in effetto tai due propoſitioni lui le dimostra ſuccintamente per li ſuoi prin
cipij da lui per auanti poſti, & demostrati, & perche tai ſui principij, ouer argomen
ti.non ſe conuegnariano in queſto trattato, per eßer materia alquanto diuerſa da quel
la, ne apparſo in questo luoco de dimoſtrare tal propoſitioni con altri principij, ouer
argomenti piu conuenienti in queſto luoco. S.A. Eue ho inteſo ſeguitati. N.
ſente è. Adunque ſel corpo.b. (per lauerſario) è atto ad elleuare il corpo. a. dal ſito
della equalita per fin al ponto.d.el medeſimo corpo.b.ſaria anchora atto, e ſofficiente
ad elleuare il corpo.l.dal medeſimo ſito della equalita per fin al ponto, doue che al pre
ſente è, el qual conſequente é falſo, & con
tra alla quinta propoſitione, cioe el corpo
b. (qual è ſupposto equale in grauita al
corpo.l.) elleuaria il detto corpo. l. fuora
del ſito della equalita, in ſiti equali, cioe e
qualmente diſtanti dal centro.c.la qual co
ſa é impoßibile per la detta quinta propo
ſitione, diſtrutto adunque l'oppoſito, rima
ne il propoſito. S. A. Questa è una aſ
ſai bella propoſitione, ma el me pare, ſe bem
me arricordo, che Archimede Syracuſano
83[Figure 83]
ne ponga una ſimile, ma el non mi pare, che lui la dimoſtri per queſto uoſtro modo.
N. Voſtra Signoria dice la uerita, anci di tal propoſitione, lui ne fa due propoſitio
ni, & queſte ſono la quarta, & quinta di quel libro, doue tratta delli centri delle coſe
graue, & in effetto tai due propoſitioni lui le dimostra ſuccintamente per li ſuoi prin
cipij da lui per auanti poſti, & demostrati, & perche tai ſui principij, ouer argomen
ti.non ſe conuegnariano in queſto trattato, per eßer materia alquanto diuerſa da quel
la, ne apparſo in questo luoco de dimoſtrare tal propoſitioni con altri principij, ouer
argomenti piu conuenienti in queſto luoco. S.A. Eue ho inteſo ſeguitati. N.
QVESITO XXXVI. PROPOSITIONE IX.
Se ſaranno due ſolide uerghe, traui, ouer baſtoni di una ſimile, & equal longhez
za, larghezza, groſſezza, & grauita, & che ſiano appeſi in una libra talmente
he luno ſtia equidiſtante al orizonte, & laltro dependi perpendicolarmente, & tal
mente anchora, che del termine del dependente, & del mezzo dell'altro ſia una mede
ſima diſtantia dal centro della libra, ſecondo talſito, ouer poſitione ueneranno à eßere
equalmente graui. S.A. Non ue intendo, e pero datime uno eſſempio. N. Eſſem
pi gratia. Siano li termini dellibrazzi della libra.b.&.d.& il ſparto, ouer centro di
quella il ponto.c.& ui ſiano attaccati li dui ſolidi ſimili, & equali, come detto, delli
quali luno ui ſia attaccato ſecondo lordine del brazzo della libra, cioe equidistanta
mente al orizonte qual ſia.f.e.del qual il ſuo ponto di mezzo ſia el ponto.d.& laltro
ſia attaccato pendente perpendicolarmente qual ſia.b.g. & ſia il termine del ſuo at
taccamento il ponto.b.& ſia che la diſtantia del ponto.b.al ponto. c. (centro della li
bra) ſia tanto, quanto ch'è dal ponto di mezzo de laltro ſolido (cioe dal ponto.d.) al me
deſimo ponto.c. Dico che li detti dui ſolidi, in tal ſito, ouer poſitione ſono equalmen
te graui, & queſto ſe puo dimostrar in piu modi. El primo di quali é queſto, ch'eglie
manifeſto per le coſe dimostrate da Archimede in quello del centro della grauita, che
za, larghezza, groſſezza, & grauita, & che ſiano appeſi in una libra talmente
he luno ſtia equidiſtante al orizonte, & laltro dependi perpendicolarmente, & tal
mente anchora, che del termine del dependente, & del mezzo dell'altro ſia una mede
ſima diſtantia dal centro della libra, ſecondo talſito, ouer poſitione ueneranno à eßere
equalmente graui. S.A. Non ue intendo, e pero datime uno eſſempio. N. Eſſem
pi gratia. Siano li termini dellibrazzi della libra.b.&.d.& il ſparto, ouer centro di
quella il ponto.c.& ui ſiano attaccati li dui ſolidi ſimili, & equali, come detto, delli
quali luno ui ſia attaccato ſecondo lordine del brazzo della libra, cioe equidistanta
mente al orizonte qual ſia.f.e.del qual il ſuo ponto di mezzo ſia el ponto.d.& laltro
ſia attaccato pendente perpendicolarmente qual ſia.b.g. & ſia il termine del ſuo at
taccamento il ponto.b.& ſia che la diſtantia del ponto.b.al ponto. c. (centro della li
bra) ſia tanto, quanto ch'è dal ponto di mezzo de laltro ſolido (cioe dal ponto.d.) al me
deſimo ponto.c. Dico che li detti dui ſolidi, in tal ſito, ouer poſitione ſono equalmen
te graui, & queſto ſe puo dimostrar in piu modi. El primo di quali é queſto, ch'eglie
manifeſto per le coſe dimostrate da Archimede in quello del centro della grauita, che