Zanotti, Francesco Maria
,
Della forza de' corpi che chiamano viva libri tre
,
1752
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188
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DELLA FORZA DE’ CORPI
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e certo che dalla analogia non naſcon mai dimo-
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ſtrazioni così evidenti, come quelle dei geome-
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tri ſono; </
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preserve
">ma ben ſe ne cavano argomenti tanto
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probabili, che di pochiſſimo cedono all’ eviden-
<
lb
/>
za. </
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echoid-s2283
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preserve
">E queſti argomenti, riſpoſi io, ſono quelli, che
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ſi deducono da un numero quaſi immenſo di pro-
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/>
prietà, non quelli, che ſi deducono da una proprietà
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ſola, come è il voſtro; </
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preserve
">nel quale perchè la gravità e
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l’elaſticità ſi credono avere una proprietà comune,
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volete argomentare per analogia, che le abbiano
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/>
tutte. </
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echoid-s2285
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preserve
">Ma come potrebbe argomentarſi altrimen-
<
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/>
ti, diſſe il Signor D. </
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echoid-s2286
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preserve
">Serao, ſe l’ oſſervazione non
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lb
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ci ha fatto conoſcere in loro ſe non una ſola pro-
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lb
/>
prietà comune ad amendue, che è quella di eſer-
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lb
/>
citare una preſſione eguale e continva? </
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echoid-s2287
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preserve
">Non sò, riſ-
<
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/>
poſi, ſe l’ oſſervazione ci abbia fatto conoſcere ne
<
lb
/>
pur queſta. </
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echoid-s2288
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preserve
">Ma quando bene ciò foſſe, non do-
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/>
vrebbe però da una ſola proprietà argomentarſi di
<
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/>
tutte l’ altre; </
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echoid-s2289
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preserve
">e dovrebbe in tal caſo il filofofo a-
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/>
ſtenerſi più toſto da ogni argomentazione, che far-
<
lb
/>
ne una con tanto pericolo. </
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<
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echoid-s2290
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preserve
">Pure non ſarebbe egli
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meglio, diſſe allora il Signor D. </
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preserve
">Serao, avendo
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noi oſſervate le leggi della gravità, comporre ſe-
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/>
condo le iſteſſe leggi ancor le altre potenze; </
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">e co-
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sì indurre nella natura quella bella conformità,
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che rende tutte le coſe più chiare, e più comode,
<
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/>
e più ſemplici? </
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preserve
">Di queſto, diſſi, abbiam parlato
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abbaſtanza queſta mattina. </
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">Ma voi fareſte meglio
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ad eſporci quel voſtro argomento, che avete detto
<
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voler dedurre da una ſerie ſola di elaſtri; </
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">che </
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