1laſciarebbono le differenze neceſſarie, ouero,
che ne metterebbono d'inutili, & accidentali.
TOM. Hora accioche habbiamo la uera co
gnitione di queſto metodo coſi raro, & utile,
del quale hora parliamo, ilquale è quello,
che diuide il compoſito in parti eſſentiali, cioè
il genere nelle ſue ſpecie per le differenze op
poſite; ilquale potiamo coſi definire: la Di
uiſione è Metodo, che ſi adopera da uenire per
le differenze note in cognitione delle parti del
la coſa, che diuidiamo, che è à dire delle ſpe
tie del genere partito, & diuiſo. MOR.
Non ui chiederò la dichiaratione di eſſa diui
ſione, poi che da ſe steſſa è chiara; ben deſi
dero di ſapere, accioche eſſa non chiara, ma
chiarißima ſia, che intendete per parti igno
te, ouero per ſpetie, che per mezo delle diffe
renze conoſciamo. TOM. con uno eſſempio
(perche coſi credo, che uogliate) ue lo di
moſtrerò. Proponiamoci di parlar della feb
bre, & che noi non ſappiamo quante ſieno le
ſpetie di eſſa, onde per ſaperlo, ci conuenga
pigliare il metodo diuiſiuo (come fece Galeno
nel libro delle differenze delle febbri) & col
ſuo mezo ſmembrare il genere commune, che
è febbre, ilche non potiamo fare ſenza la co
gnitione della natura di tal genere, talmente,
che diremo, che le differenze ſeruono alla di-
che ne metterebbono d'inutili, & accidentali.
TOM. Hora accioche habbiamo la uera co
gnitione di queſto metodo coſi raro, & utile,
del quale hora parliamo, ilquale è quello,
che diuide il compoſito in parti eſſentiali, cioè
il genere nelle ſue ſpecie per le differenze op
poſite; ilquale potiamo coſi definire: la Di
uiſione è Metodo, che ſi adopera da uenire per
le differenze note in cognitione delle parti del
la coſa, che diuidiamo, che è à dire delle ſpe
tie del genere partito, & diuiſo. MOR.
Non ui chiederò la dichiaratione di eſſa diui
ſione, poi che da ſe steſſa è chiara; ben deſi
dero di ſapere, accioche eſſa non chiara, ma
chiarißima ſia, che intendete per parti igno
te, ouero per ſpetie, che per mezo delle diffe
renze conoſciamo. TOM. con uno eſſempio
(perche coſi credo, che uogliate) ue lo di
moſtrerò. Proponiamoci di parlar della feb
bre, & che noi non ſappiamo quante ſieno le
ſpetie di eſſa, onde per ſaperlo, ci conuenga
pigliare il metodo diuiſiuo (come fece Galeno
nel libro delle differenze delle febbri) & col
ſuo mezo ſmembrare il genere commune, che
è febbre, ilche non potiamo fare ſenza la co
gnitione della natura di tal genere, talmente,
che diremo, che le differenze ſeruono alla di-