Caverni, Raffaello, Storia del metodo sperimentale in Italia, 1891-1900

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1MT sarà eguale alla periferia descritta da AB. Parimente, divisa DG egual­
mente in E (fig.
56 prec.), tirisi EH perpendicolare all'asse, e trovisi il ret­
tangolo NP eguale alla porzione di superfice conica descritta da DG.
Dun­
que se il lato NO, posto a dirittura con MN, s'agguagli a DG, anche OP
s'agguaglierà alla periferia descritta da HE.
Sia SY l'eccesso di NS sopra
OP, e dividasi SY in R, sicchè RY ad RS si trovi come MN ad NO, e
compiscasi il rettangolo MQ, con prodursi OP, e tirarsi RQ parallela ad
MO.
Adunque il rettangolo MQ s'agguaglierà ai due MS, NP, poichè eguali
sono i rettangoli TR, RP. ”
“ Cada ora in AB perpendicolare EV e congiungansi i punti E, A, e
trovato il centro comune della gravità delle rette GD, DC, sia L, da cui per­
pendicolare in AB cade LZ.
Sarà dunque come AL ed LE, ovvero come GD
a DC, così AZ a YV; ovvero RS ad RY, e però la periferia descritta da BZ,
cioè da IL, sarà eguale alla retta NR, onde, moltiplicata per GD e DC come
una, cioè per MO, formerà il rettangolo MQ eguale a due rettangoli MS,
NP, il che bisognava dimostrare.
“ Nello stesso modo si proverà che, trovato il centro di gravità delle
due GC, DC come una, e di CF, il rettangolo contenuto sotto tutte tre come
una, e sotto la periferia descritta dalla perpendicolare da esso centro nel­
l'asse, s'agguaglia alla superfice nata dalla rivoluzione di dette due linee.

E quello che in tre, in tutte le altre linee in infinito, con lo stesso metodo,
si proverà.
“ Passiamo alle linee curve, le quali o sono curve uniformi o difformi.
Chiamo uniformi quelle, che sono curve verso la stessa parte; difformi
quelle, che verso le contrarie parti.
Ora le difformi si riducono, come com­
poste, alle uniformi, onde, provata la mede­
sima verità in queste, anche in quelle si pro­
verà.
“ Sia dunque la curva GAC (fig. 58) da
rivolgersi intorno all'asse HB, e di essa curva
sia centro di gravità L.
Dico che la superfice
descritta dalla sua rivoluzione s'agguaglia al
rettangolo sotto una eguale a GAC, e sotto
la periferia descritta da LB perpendicolare in
HB.
Intendansi sottese al concavo di essa curva
249[Figure 249]
Figura 58.
molte rette, che abbiano i medesimi termini colla curva, ed anche al con­
vesso, nello stesso modo, altre rette si circoscrivano.
E nulla importa qual
posizione abbia la linea curva verso HB. ”
“ Ora perchè, nella figura da noi posta, accade che il concavo suo ri­
miri l'asse, avverrà che il centro delle inscritte linee, V, sia più verso al­
l'asse, che il centro Z delle circoscritte, restando di mezzo il centro L della
curva.
E s'avverta che tutti questi centri si sono posti in una retta, perchè
nulla importa il considerare l'esser sotto o sopra di essa, ma solo attendesi
la distanza dell'asse.

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