Borro, Girolamo
,
Del flusso e reflusso del mare
,
1561
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archimedes
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le parti ſue. </
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s
>Volendo Platone prouare, che vn ſolo era il mon
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do, ſi inalzò all'una natura dell' Architetto, e della Idea; e diſ
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ſe: Da che vn ſolo è Iddio, Architetto ottimo, e da che vna
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ſola è l'Idea del mondo; e biſogna dire, che anco vn ſo
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lo ſia il mondo. </
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>Aristotile tanto credette, quanto egli hebbe
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il pegno in mano. </
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>Però volendo prouar questo medeſimo;
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nõ
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ſi diſcoſto molto da quello, che con ſentimenti del corpo ſi può
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conoſcere: Queſti veggendo, che la forma del mondo riempie
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ua tutta la ſua materia, ne fuor ne laſciaua particella veruna,
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quantunque piccola: Di qui raccolſe, che'l mondo foſſe vn ſo
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lo, e non poteſſer eſſere piu mondi: come ſe le ſtatue non ſi po
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teſſono far d'altro, che di legno: & vna ſtatua ſi ritrouaſſe, ſot
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/>
to la cui forma foſſer tutti ilegni; questa vna ſtatua ſi ritro
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uerebbe in tutto'l mondo; ne ſarebbe poßibile di ritrouarne
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piu d'una: perche ad ogni artefice mancherebbe la materia, del
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la quale ſi poteſſe far vna nuoua ſtatua: Coſi vn ſolo è il mon
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do: perche ſotto la ſua forma è ſerrata tutta la ſua materia;
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ne ſe ne troua punto di fuora: Però i mondi non poſſono eſſere
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ne due, ne più: Anzi vn ſol mondo è quello, che ſi ritroua. </
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>La qual ragione Aristotile accattò da Platone; come molte
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altre coſe. </
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>Ragione ad amendue questi Filoſofi comune; non
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però coſi minutamente diſteſa: ma da loro propri fondamenti
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cauata, a prouar ch'un ſolo ſia il mondo: e ch'egli è perfettißi
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mo: & è tanta la ſua perfettione, ch'un'altra non ſe ne può tro
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uar ne maggiore, ne pari; abbracciando il mondo in ſe steſſo
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tutto quello, che è di buono e di bello. </
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>Egli raſſomiglia vn cor
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po compoſto di due eſtreme ſuperficie: l'una dellequali è alta,
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e l'altra è baſſa. </
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>L'alta eſtremità del mondo è il ſeggio real
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d'Iddio: la baſſa è il luogo della prima materia, imperfettißi
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ma piu di tutte l'altre coſe: Fra queſte due eſtreme parti ſono
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l'anime de corpi celeſti, e lo isteſſo Cielo: ci ſono i quattro ele
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menti, e tutto'l rimanente delle coſe compoſte; come ſono i mi
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nerali, le piante, e gli animali: l'huomo ſi ſtà nel mezzo delle
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coſe eterne, e delle mortali: & è come vn giunco, che inſieme
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lega le parti di questo mondo: concioſia ch'egli ha l'intelletto </
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archimedes
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