Morelli, Gregorio, Scala di tutte le scienze et arti, 1567

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uiſione, perche col mezo loro conoſciamo la
natura del genere, ilquale poi diuidemo; co­
me la febbre è una intemperie nel cuore cal­
da, & ſecca.
Ecco la eſſenza della febbre,
da cui con la diuiſione ueniamo in cognitione
delle tre ſpetie della febbre, lequali trouiamo
in queſta guiſa.
Il cuore, che è ſuggetto del
calore, (& è differenza nella diffinitione) è
compoſto di ſpiriti, humori, e parti ſolide.
Per tanto, ſe ſarà l'intemperie ne gli ſpiriti,
ſarà una ſpetie di febbre: ſe ſarà ne gli humo
ri, ſarà un'altra ſpetie: ſe nelle parti ſolide, ne
riſultarà un'altra ſpetie, et queſte ſi partono in
altre, inſino à tanto, che ſi uiene, diuidendo
à ſpetie, che in altre partir non ſi poſſono.
Et perciò ſono ſpecie ſpecialißime chiamate;
oltra lequali non ſi deue paſſare.
MOR.
perche non ſi deue paſſare le ſpecie ſpecialißi­
me con la diuiſione?
TOM. perche (ſe ui
raccordate) la diuiſione non ſi fa per ogni
ſorte di differenze, ma ſolo per quelle, che ſo­
lamente tra loro ſono oppoſte, & conſtituiſco
no ſpetie: onde, come arriuati ſiamo alle ſpe­
cie ſpecialißime, piu non trouiamo, differen­
ze oppoſite, che poſſano poi eſſere ſpecie.
&
perciò dicea Platone dimoſtrando il progreſſo,
che fa la diuiſione, che la diuiſione deue dal
communißimo genere deſcender per le diffe-

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