Cataneo, Girolamo, Opera del misurare di M. Girolamo Cataneo Novarese libri II : nel primo s'insegna a misurar, e partir' i campi ; nel secondo a misurar le muraglie, imbottar grani, vini, fieni, e strami ; col liuellar l' acque, & altre cose 'necessarie a gli agrimensori

Table of contents

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[91.] Proua.
[92.] Proua
[93.] Proua.
[94.] Proua.
[95.] ESSEMPIO DEL SECONDO MODO.
[96.] TERZO ESSEMPIO PIV FACILE.
[97.] PER FAR LI CONTI DELLE BIADE in piramide, & quelli del vino con breuità.
[98.] Tauole dell’Imbottare.
[99.] Tauole dell’Imbottare.
[100.] Tauole dell’Imbottare.
[101.] Tauole dell’Imbottare.
[102.] Tauole dell’Imbottare.
[103.] Tauole dell’Imbottare.
[104.] Tauole dell’Imbottare.
[105.] Tauole dell’Imbottare.
[106.] Tanole dell’Imbottare.
[107.] Ancora qui ſequentemente, ſi darà eſſempio del miſurare le Biade, & vini. PRIMO ESSEMPIO.
[108.] SECONDO ESSEMPI O.
[109.] TERZO ESSEMPIO.
[110.] ESSEMPIO DI MISVRARE IL VINO ſenza le Tauole.
[111.] SECONDO ESSEMPIO di miſurare il vino con breuità.
[112.] REGOIA PER SAPERE PROPOR- tionare vna Bacchetta, con laquale ſi poſſa miſurare il vino nelle botte.
[113.] ESSEMPIO.
[114.] TERZO ESSEMPIO DI MISVRARE vn ſacco di biada.
[115.] ESSEMPIO PRIMO.
[116.] SECONDO ESSEMPIO.
[117.] TERZO ESSEMPIO più breue.
[118.] REGOLA PER SAPERE LA PARTE del ſemo, & quella del pieno d’una Botta.
[119.] PRIMO ESSEMPIO.
[120.] SECONDO ESSEMPIO.
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19535SECONDOgolierà la metà che ſarà oncie 27, & oncie 27, ſi adimanda-
no
oncie comunate, &
oncie 27, comunate, ſe ritroueranno
ſopra
la Bachetta, &
iui gli ſarà ſegnato ſecchie 36, boc-
cali
9, poiſi trouerà la lunghezza della botta, &
pongo che
ſia
brac.
2, on. 5, & brac. 2, onc. 5, ſi moltiplicheranno con
ſecchie
36, boccali 9, come diſopra s’è inſegnato nel miſu-
rare
del vino, &
ſi ritrouerà che ſaranno zerle 22, ſecchie o,
boccali
3, e mezo;
& tanto tenerà la detta botta; il medeſi-
mo
ſi ſarebbe fatto ſe ne le oncie comunate li fuſſe ſtato me
za
oncia, cioè oncie comunate 27, e mezza, &
oncie 27, e
mezza
ſi haurebbono ritrouato ſopra la bacchetta, &
iui ſi
ritrouarebbe
ſegnato ſecchie 37, boccali 14;
& poi ſi piglia
rebbe
la miſura della lunghezza della botta, &
moltiplica-
re
quella con ſecchie 37, boccali 14, ne venirebbe la tenu-
ta
della botta;
& con queſta regola ſi potrà ſapere ancora
la
tenuta d’un tinazzo, ponendo la metà del diametro del
fondo
, la metà del diametro della bocca di ſoprauia del
tinazzo
per le oncie comunate, &
per la lunghezza l’altez-
za
del vacuo di dentrouia del tinazzo, &
oſſeruare l’ordine
come
diſopra, nel ſapere la tenuta d’una botta, ſi ſaperà la
tenuta
ancor d’un tinazzo.
Et volendo miſurare vn ſacco di biada, ſi torrà la larghez-
za
della boca del ſacco, &
di quella circonferenza ſe ne pi-
gliarà
la terza parte, &
quella terza parte ſi farà tutt’à oncie;
& quelle oncie ſaranno il diametro del ſacco; & ſe’l ſacco
ſarà
largo alla bocca oncie 15, raddoppiando oncie 15, fa-
ranno
onc.
30, & di onc. 30, ſe ne toglia la terza parte, che
ſono
on.
10, & eſſendo alto il ſacco brac. 2, onc. 9, d’altezza
ſe
gli darà d’ogni braccio mezz’oncia d’auantaggio, per-
che
la grauezza del grano fa abbaſſare il ſacco.

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