1sentato in un fantoccio, con due contrappesi in una mano e nell'altra, che
posato sulla punta di un piè, su qualunque sostegno, va balenando qua e là
nè casca mai. Di contro all'abbozzato disegno scriveva il Viviani stesso di
sua propria mano in un foglio: “ Tutto il segreto dentro la figuretta ondeg
giante sul bilico senza mai cadere, bench'ella non sia collegata col soste
gno, ma solamente vi posi colla punta, sta che il centro di gravità del compo
sto si trova sempre sotto il punto del sostegno ” (MSS. Gal. Disc., T. CXLIII,
fol. 64). Era il segreto stesso tanto tempo prima scoperto da Leonardo da
Vinci: il centro di ciascuno peso sospeso ci stabilisce sotto il suo sosten
tacolo, eppure Giuseppe Ferroni, valoroso fisico e matematico, discepolo del
Viviani, veduta con sua gran maraviglia in Bologna, dov'era allora profes
sore nel collegio dei gesuiti, una di quelle figurine ondeggianti in casa Co
spi, non seppe, con tutta la sua scienza nè con quella de'suoi colleghi, ren
dersi la ragione di quel fatto spettacoloso.
posato sulla punta di un piè, su qualunque sostegno, va balenando qua e là
nè casca mai. Di contro all'abbozzato disegno scriveva il Viviani stesso di
sua propria mano in un foglio: “ Tutto il segreto dentro la figuretta ondeg
giante sul bilico senza mai cadere, bench'ella non sia collegata col soste
gno, ma solamente vi posi colla punta, sta che il centro di gravità del compo
sto si trova sempre sotto il punto del sostegno ” (MSS. Gal. Disc., T. CXLIII,
fol. 64). Era il segreto stesso tanto tempo prima scoperto da Leonardo da
Vinci: il centro di ciascuno peso sospeso ci stabilisce sotto il suo sosten
tacolo, eppure Giuseppe Ferroni, valoroso fisico e matematico, discepolo del
Viviani, veduta con sua gran maraviglia in Bologna, dov'era allora profes
sore nel collegio dei gesuiti, una di quelle figurine ondeggianti in casa Co
spi, non seppe, con tutta la sua scienza nè con quella de'suoi colleghi, ren
dersi la ragione di quel fatto spettacoloso.
“ Ho visto in casa del marchese Cospi, perciò scriveva al Viviani, una
statuetta di legno di un Maestro, la quale, tenendo in mano un'asta rigida
con due contrappesi, ed avendo nel piede una punta ferrata di trottola, posta
su un candeliere di legno, su quello si gira, facendo molti ondeggiamenti,
come se volesse cadere, ma però sempre si mantiene in piedi. Io pensai
che questo equilibrio nascesse dal centro della gravità, qual fosse nella punta
di ferro, che le serve dì polo per raggirarsi, ma conobbi di aver fallito, per
chè, avendo provato a sospendere la statuetta da detta punta di ferro, non
stava equilibrata, ma prevalevano i contrappesi. Onde mi sono immaginato
vi sia dentro qualche artifizio di argento vivo, quale scorra in que'tanti on
deggiamenti per l'asta de'contrappesi. So questa invenzione esser venuta
di Firenza, onde la stimo parto dell'ingegno di V. S. illustrissima. Sono som
mamente bramoso di saperne l'arcano, onde fo ricorso alla sua gentilezza,
pregandola si compiaccia di spiegarmelo. ” (MSS. Gal. Disc., T. CXLVI,
fol. 281).
statuetta di legno di un Maestro, la quale, tenendo in mano un'asta rigida
con due contrappesi, ed avendo nel piede una punta ferrata di trottola, posta
su un candeliere di legno, su quello si gira, facendo molti ondeggiamenti,
come se volesse cadere, ma però sempre si mantiene in piedi. Io pensai
che questo equilibrio nascesse dal centro della gravità, qual fosse nella punta
di ferro, che le serve dì polo per raggirarsi, ma conobbi di aver fallito, per
chè, avendo provato a sospendere la statuetta da detta punta di ferro, non
stava equilibrata, ma prevalevano i contrappesi. Onde mi sono immaginato
vi sia dentro qualche artifizio di argento vivo, quale scorra in que'tanti on
deggiamenti per l'asta de'contrappesi. So questa invenzione esser venuta
di Firenza, onde la stimo parto dell'ingegno di V. S. illustrissima. Sono som
mamente bramoso di saperne l'arcano, onde fo ricorso alla sua gentilezza,
pregandola si compiaccia di spiegarmelo. ” (MSS. Gal. Disc., T. CXLVI,
fol. 281).
Il Viviani compiacque al discepolo e all'amico, ma è notabile che si
servisse per la spiegazione di un esempio men naturale di quello delle Bi
lance, e che volesse sostituire alla dottrina de'centri di gravità, di così fa
cile applicazione ne'comuni strumenti da pesare, le più complicate teorie
de'centri di oscillazione dei pendoli. Il Ferroni in ogni modo vedeva come
si potesse far dipendere il segreto da più alti principii de'vulgari, e così
rispondeva, per significare la sua gratitudine alla liberalità del Maestro:
servisse per la spiegazione di un esempio men naturale di quello delle Bi
lance, e che volesse sostituire alla dottrina de'centri di gravità, di così fa
cile applicazione ne'comuni strumenti da pesare, le più complicate teorie
de'centri di oscillazione dei pendoli. Il Ferroni in ogni modo vedeva come
si potesse far dipendere il segreto da più alti principii de'vulgari, e così
rispondeva, per significare la sua gratitudine alla liberalità del Maestro:
“ Mi è stata graditissima la sua spiegazione, la quale ho notificata ad
alcuni di questi lettori di Filosofia, e perchè mi domandano la sua lettera,
io per sodisfare a tutti in un colpo ho risoluto di far venire in collegio, di
casa del bali Cospi, il fantoccio barcollante, e farlo vedere a tutta questa
nostra numerosa scolaresca, che pochissimi di loro l'hanno veduto, e con
quella occasione farvi sopra l'eruditissima spiegazione della sua lettera. Ser
virommi della sua similitudine molto calzante del vaso cupo dondolante sulla
punta di un coltello, sulla schiena superiore del qual vaso s'inchiodasse un
alcuni di questi lettori di Filosofia, e perchè mi domandano la sua lettera,
io per sodisfare a tutti in un colpo ho risoluto di far venire in collegio, di
casa del bali Cospi, il fantoccio barcollante, e farlo vedere a tutta questa
nostra numerosa scolaresca, che pochissimi di loro l'hanno veduto, e con
quella occasione farvi sopra l'eruditissima spiegazione della sua lettera. Ser
virommi della sua similitudine molto calzante del vaso cupo dondolante sulla
punta di un coltello, sulla schiena superiore del qual vaso s'inchiodasse un