2016DELLA ARCHITETTVRA.
rie ſpecie di malattie &
peſti, nella ſtate per il fluſſo del uentre, &
per il mo-
uimento della collora, & per il riſoluere de gli humori mancheranno, oltra
che in tutto l’ anno haranno continuc & graui infermitati, come hidropiſia,
aſima, & dolori di fianchi. I giouani per gl’ humori melancolici impazzeran
no. I vecchi per accenderſigli gli humori arderanno: le donne difficilmente
115 ingrauideranno, & difficiliſsimamente partoriranno ogni ſeſſo & ogni età:
finalmente cadrà inanzi al tempo di morte non ragioneuole, tirataui & conſu
mata dalle malattie. Nè haranno giorno alcuno, nelquale non ſi ſentino me
Iancolici, o ſtimolati da’ cattiui humori, & ueſlati da ogni ſorte di perturba-
tione. Oltra che eſagitati dell’ animo, ſaranno ſempre in meſtitia & dolore. Po
2210 trebbonſi dir piu coſe delle acque, notate dalli antichi hiſtorici uarie & mara
uiglioſe, & efficaciſſime allo ſtar ſano, & allo ſtare ammalato de gli huomi-
ni: Ma elle ſon rare certo, & ſeruirebbono forſe piu a moſtrar di ſapere, che
al biſogno; Oltra che delle acque a lor luogo, piu lungamente ſi parlerà. Quel
lo certo non è da ſprezzare, il che è manifeſtiſsimo, cioè, che dell’cqua ſi nu-
3315 triſcono tutte le coſe, che creſcono le piante, i ſemi, e tutte quelle coſe, che
hanno l’ anima uegetatiua, de’frutti & dell’ abbondanza delle quali coſe gli
huomini ſi rinfreſcano, & ſi nutriſcono. Se queſto è così, cer to e’biſogna eſa-
minare diligentemente, che uene di acque, habbia quella regione, doue noi
uogliamo habitare. Diodoro dice che la India ha in gran parte huomini gran
4420 di gagliardi, & dotati di acuto ingegno, perche e’ ſono in ſaniſſima aria &
beono ſaniſſime acque. Ma quella acqua chiameremo noi ottima, che non
harà ſapore alcuno; & quella harà buon colore, laqual non harà punto di co
lore, di ſorte alcuna. Oltre che eſsi chiama quella acqua ottima, la quale è chia
riſsima lucida & ſottile, & che poſta ſopra un candido telo non lo macchia,
5525& cotta non fa poſatura, & quella che non laſcia il grembo donde ella eſce
muſcoſo & macchiato, & maſsime i ſaſsi, che ella bagna. Aggiugneſi quella
acqua eſſer buona, con la quale cotti i legumi diuenton teneri, & quella an-
cora con laqual ſi fa buon pane. Ne con meno diligentia ſi debbe eſaminare
& auuertire, che la regione non generi coſa alcuna peſtifera, o uelenoſa, ac-
6630 cioche quegli, che ui hanno da ſtare, non ſtieno in pericolo. Laſcio indietro
quelle coſe, che appreſſo a gli antichi ſon celebrate, cioè che in Colco ſi di-
ſtilli dalle frondi de gli arbori un mele, che chi lo guſta, caſchi per un giorno
intero & quaſi ſenza anima, ſia tenuto per morto. Et quel, che e’ dicono eſſer
interuenuto nello eſſercito di Antonio, delle herbe, lequali mangiate da’ ſol
7735 dati, per careſtia di pane, fecero che impazzati ſi agitauauo ſtando ſino a tan
to intenti a cauar pietre, che commoſſa la collora caſcauano & moriuono,
non trouando neſſuno altro rimedio, contro a queſta peſte ſecondo, che
ſcriue Plutarco, che il bere uino. Queſte ſon coſe notiſsime. Che dirò io di
quel che appreſſo la Puglia, in Italia, o Dio buono ne’ noſtri tempi, che incredi
8840 bil forze di ueleno ſi è deſta? che per il morſo di alcune Tarantole terreſtri gli
huomini caſcano in uarie ſpecie di pazzie, & come diuentano in furiati, coſa
marauiglioſa a dire. Neſſuno emfiato, neſſuno liuido, che appariſca in
uimento della collora, & per il riſoluere de gli humori mancheranno, oltra
che in tutto l’ anno haranno continuc & graui infermitati, come hidropiſia,
aſima, & dolori di fianchi. I giouani per gl’ humori melancolici impazzeran
no. I vecchi per accenderſigli gli humori arderanno: le donne difficilmente
115 ingrauideranno, & difficiliſsimamente partoriranno ogni ſeſſo & ogni età:
finalmente cadrà inanzi al tempo di morte non ragioneuole, tirataui & conſu
mata dalle malattie. Nè haranno giorno alcuno, nelquale non ſi ſentino me
Iancolici, o ſtimolati da’ cattiui humori, & ueſlati da ogni ſorte di perturba-
tione. Oltra che eſagitati dell’ animo, ſaranno ſempre in meſtitia & dolore. Po
2210 trebbonſi dir piu coſe delle acque, notate dalli antichi hiſtorici uarie & mara
uiglioſe, & efficaciſſime allo ſtar ſano, & allo ſtare ammalato de gli huomi-
ni: Ma elle ſon rare certo, & ſeruirebbono forſe piu a moſtrar di ſapere, che
al biſogno; Oltra che delle acque a lor luogo, piu lungamente ſi parlerà. Quel
lo certo non è da ſprezzare, il che è manifeſtiſsimo, cioè, che dell’cqua ſi nu-
3315 triſcono tutte le coſe, che creſcono le piante, i ſemi, e tutte quelle coſe, che
hanno l’ anima uegetatiua, de’frutti & dell’ abbondanza delle quali coſe gli
huomini ſi rinfreſcano, & ſi nutriſcono. Se queſto è così, cer to e’biſogna eſa-
minare diligentemente, che uene di acque, habbia quella regione, doue noi
uogliamo habitare. Diodoro dice che la India ha in gran parte huomini gran
4420 di gagliardi, & dotati di acuto ingegno, perche e’ ſono in ſaniſſima aria &
beono ſaniſſime acque. Ma quella acqua chiameremo noi ottima, che non
harà ſapore alcuno; & quella harà buon colore, laqual non harà punto di co
lore, di ſorte alcuna. Oltre che eſsi chiama quella acqua ottima, la quale è chia
riſsima lucida & ſottile, & che poſta ſopra un candido telo non lo macchia,
5525& cotta non fa poſatura, & quella che non laſcia il grembo donde ella eſce
muſcoſo & macchiato, & maſsime i ſaſsi, che ella bagna. Aggiugneſi quella
acqua eſſer buona, con la quale cotti i legumi diuenton teneri, & quella an-
cora con laqual ſi fa buon pane. Ne con meno diligentia ſi debbe eſaminare
& auuertire, che la regione non generi coſa alcuna peſtifera, o uelenoſa, ac-
6630 cioche quegli, che ui hanno da ſtare, non ſtieno in pericolo. Laſcio indietro
quelle coſe, che appreſſo a gli antichi ſon celebrate, cioè che in Colco ſi di-
ſtilli dalle frondi de gli arbori un mele, che chi lo guſta, caſchi per un giorno
intero & quaſi ſenza anima, ſia tenuto per morto. Et quel, che e’ dicono eſſer
interuenuto nello eſſercito di Antonio, delle herbe, lequali mangiate da’ ſol
7735 dati, per careſtia di pane, fecero che impazzati ſi agitauauo ſtando ſino a tan
to intenti a cauar pietre, che commoſſa la collora caſcauano & moriuono,
non trouando neſſuno altro rimedio, contro a queſta peſte ſecondo, che
ſcriue Plutarco, che il bere uino. Queſte ſon coſe notiſsime. Che dirò io di
quel che appreſſo la Puglia, in Italia, o Dio buono ne’ noſtri tempi, che incredi
8840 bil forze di ueleno ſi è deſta? che per il morſo di alcune Tarantole terreſtri gli
huomini caſcano in uarie ſpecie di pazzie, & come diuentano in furiati, coſa
marauiglioſa a dire. Neſſuno emfiato, neſſuno liuido, che appariſca in