Caverni, Raffaello, Storia del metodo sperimentale in Italia, 1891-1900

Table of figures

< >
< >
page |< < of 3504 > >|
1inclinato come l'angolo dell'elevazione sta all'angolo retto. In un libricciolo
di poche pagine uscito fuori anonimo in Roma nel settembre del 1686 col
titolo Exegeses physico mathematicae de momentis gravium, de Vecte ac
de motu aequabiliter accelerato, si studiò di dare apparenza di vero a quel
ripudiato cardanico teorema, confermandolo poi nel 1693 con nuovi paralo­
gismi in un altro libretto di maggior mole,
uscito pure in Roma a nome dell'Autore,
col titolo Investigatio momentorum, e in
cui la XXVI proposizione così viene annun­
ziata: “ Si globi G et D (fig.
123) deti­
neantur immoti a potentia Q, per filum
DQG, cuius una pars sit normalis horizonti,
altera sit parallela plano declivi AC, ac sup­
ponamus conatum quam adhibet potentia Q
314[Figure 314]
Figura 123.
nullatenus differre a conatibus simul sumptis quos adhibent potentiae D, G,
globus G ad globum D est ut angulus elevationis A ad rectum B ” (pag.
65).
Lo Specimen del Vanni era come il lampo precursore alla folgore del­
l'Esegesi, avventata, per distruggerlo dalle fondamenta, contro l'antico edi­
fizio meccanico condotto da Galileo al più alto fastigio; ond'è che tutti co­
loro, i quali vi si riparavano sotto, o che uscivano di quando in quando fuori
per ammirarlo, furiosi insorsero contro il mago, che aveva con le malefiche
arti condensato nel sereno aere la inaspettata procella.
E qui, come sempre
suole avvenire in simili casi, l'insurrezione si sfogava, secondo l'indole della
persona o la qualità dell'ingegno in varia maniera.
I più, per assicurarsi
del pericolo, si stavano contenti a ricercare e a mettere a nuova prova la
stabilità del fondamento, mentre alcuni altri volevano anche più avanti en­
trare addentro all'officina del mago, per spezzar quelle filosofiche ampolle,
dalle quali si faceva esalare il malefico fiato.
Del primo modo d'insorgere,
specialmente in Italia, s'ebbero molti esempii, ma pochi del secondo, per­
chè, sebben fosse facile a riconoscer quella per una vipera, difficile riusciva
a scoprir la borsa e i canali, d'onde stilla il veleno, come apparirà dai fatti
che ora riferiremo.
Vedemmo come il lampo minaccioso del Vanni, prima che a nessun al­
tro, si scoprisse agli occhi del Magliabechi, il quale, rimasto a un tratto così
abbarbagliato, volle interpellare il giudizio di varii suoi dotti amici, fra'quali
Antonio Monfort, che così gli rispondeva il di 10 Settembre 1685 da Na­
poli: “ Le rendo infinite grazie dell'opuscolo del signor Vanni, il quale non
l'ho veduto prima di oggi.
In quanto al mio giudizio so che sarà molto de­
bole, ma perchè V. S. illustrissima comanda così, non posso se non ob­
bedire.
“ Il Galileo ed anco Renato, nella II parte delle Lettere, epist. LXXII,
vogliono che il momento del grave D per l'inclinata AC (nella precedente
figura) sia al momento medesimo per la perpendicolare CB, come la CB alla
AC, e per conseguenza, quando si uniranno i due triangoli come vuole il

Text layer

  • Dictionary
  • Places

Text normalization

  • Original
  • Regularized
  • Normalized

Search


  • Exact
  • All forms
  • Fulltext index
  • Morphological index