201177LIBRO II.
gio.
Qui ſi tacque il Signor D.
Serao;
e ta-
cendomi io pure contra l’ eſpettazion di ognu-
no, la Signora Principeſſa dopo alquanto, a
me volgendoſi, diſſe: che dite voi? Io dico, ri-
ſpoſi, che il Signor D. Serao fece aſſai bene a dire,
che io era premunito; il che dicendo, abbaſtan-
za ha moſtrato di conoſcere quello, che io potrei
riſpondere; ne credo, che ſia alcun di voi, che,
nol conoſca. Oh voi direte, ripigliò allora il Si-
gnor D. Serao, che la ſerie degli elaſtri altro non
fa, che premere i globi, e premendogli eccitare
in loro il movimento; ogni altra azione, che in
eſſa ſi finga, eſſer vana et inutile. Certo che, diſſi
io allora, ſe la ſerie preme i globi, e premendo-
gli ſa, che ſi movano, come veggiamo, che mo-
ver ſi debbono, io non ſo, che farmi di quell’ al-
tra azione, che i Bernulliani vi fingono; ne cre-
do, che ve la ſingano, ſe non per farne uſcire
quella tal forza viva, di cui ſon vaghi. A que-
ſto modo, diſſe il Signor D. Serao, eſsendo i due
globi premuti dalla ſerie egualmente, et avendo
per ciò movimenti eguali, biſognerà dire, che
quattro elaſtri, di cui ſi compone la parte CL, e
che ſi adoprano contro il globo L, agiſcano quel-
lo ſteſso, che agiſce un’ elaſtro ſolo, di cui ſi com-
pone la parte CA, e che ſi adopra contro il glo-
bo A; il che pare inconveniente. Per sfuggir dun-
que tale inconveniente, ſarà bene il dire, che queſti
elaſtri hanno un’ altra azione, che non è il pre-
mere; dalla qual poi naſce la forza viva. E
cendomi io pure contra l’ eſpettazion di ognu-
no, la Signora Principeſſa dopo alquanto, a
me volgendoſi, diſſe: che dite voi? Io dico, ri-
ſpoſi, che il Signor D. Serao fece aſſai bene a dire,
che io era premunito; il che dicendo, abbaſtan-
za ha moſtrato di conoſcere quello, che io potrei
riſpondere; ne credo, che ſia alcun di voi, che,
nol conoſca. Oh voi direte, ripigliò allora il Si-
gnor D. Serao, che la ſerie degli elaſtri altro non
fa, che premere i globi, e premendogli eccitare
in loro il movimento; ogni altra azione, che in
eſſa ſi finga, eſſer vana et inutile. Certo che, diſſi
io allora, ſe la ſerie preme i globi, e premendo-
gli ſa, che ſi movano, come veggiamo, che mo-
ver ſi debbono, io non ſo, che farmi di quell’ al-
tra azione, che i Bernulliani vi fingono; ne cre-
do, che ve la ſingano, ſe non per farne uſcire
quella tal forza viva, di cui ſon vaghi. A que-
ſto modo, diſſe il Signor D. Serao, eſsendo i due
globi premuti dalla ſerie egualmente, et avendo
per ciò movimenti eguali, biſognerà dire, che
quattro elaſtri, di cui ſi compone la parte CL, e
che ſi adoprano contro il globo L, agiſcano quel-
lo ſteſso, che agiſce un’ elaſtro ſolo, di cui ſi com-
pone la parte CA, e che ſi adopra contro il glo-
bo A; il che pare inconveniente. Per sfuggir dun-
que tale inconveniente, ſarà bene il dire, che queſti
elaſtri hanno un’ altra azione, che non è il pre-
mere; dalla qual poi naſce la forza viva. E