Del Bruno, Raffaelo, Ristretto delle cose piu' notabili della citta' di firenze, 1745

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1 ſotto alle dette ſcale a uſo di grotta, vi
ſono una Fama con tromba d' oro, e col-
l'ali, un Drago, che beve, e un Contadi-
no, che porge una Tazza; per occulto ar-
tifizio d' acqua la Fama ſuona, dimena
l'ali, empieſi la Tazza, il Contadino l'al-
za, e il Serpente colla teſta ſi china, vi ſi
tuſſa, e la beve.
A rincontro della Fama,
vi è a uſo di altra Grotta il Dio Pan, che
ſi rizza, ſuona la zampogna, muove la
teſta, e poi ſi ripone giù.
Colle ſcale di
detta Grotta grande ſpartite in molte, at-
teſta un lunghiſſimo viale, che ſcende dol-
cemente, dove di quà, e di là ſono diſpo-
ſte ſopra muricciuoli di diſtanza in diſtan-
za, alcune piccole vaſche, o tazzette di
pietra, che gettano in aria acqua: ſotto
alle quali, per tutto il viale eſcono zam-
pilli, che facendo arco l'uno coll'altro
intrecciandoſi, formano come un pergola-
to, ſotto al quale puovviſi, ſenza reſtar
bagnato, agiatamente paſſeggiare.
In reſta
a queſta ſtrada, tutta boſcata, ſopra un
gran Vivajo è una Statua, che rappreſenta
una Lavandaja, operante a forza d' acqua,
fattura di Valerio Cioli.
Accanto alla det-
ta Lavandaja, ritornando verſo il Palazzo
dalla parte di Levante, per altra ſtrada co-
perta di Abeti, e di altri alberi ombroſi, ſi
vedono tre Vivaj a uſo di pelaghi, e da un
lato in un boſchetto di Lauri, vi è il Mon-
te Parnaſo colle nove Muſe, Apollo, e il

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