1marauiglioſe, ſaria neceſſario, nel principio di queſto noſtro trattato, fare vn lungo diſeorſo intorno
al fond mento della ſcienza, cioè alla dimoſtratione della bilancia ò ſtadera, per eſſer lei ſola l'anima
di tutte le machine, e ſtrumenti che ſi poſſono ritrouare riducendoſi il tutto alla lieua, dalla quale ſi tra
he vna eſquiſita inteiligenza, per conoſcere, e riſoluere qual ſi voglia difficultà, che nell'operare po
teſſe occorrere. Ma perche da graui Autori ne è ſtato trattato a pieno, e maſſime vltimamente dal Sig.
Guido Vbaldo dal Monte, che ne ha ſeritto con quel bell'ordine, e facilità, che ſi può deſiderare;
e non douendo appropriarmi l'altrui fatiche, mi rapporterò a eſſo Signore, & anderò ſolo moſtran
do ſommariamente con quella maggior ſacilita, e breuità che potrò, quegli efſetti della lieua, cioè
nelle taglie, nella vite, e nell'aſſe, e nella ruota, che più poſſono ſeruire per intelligenza di quanto ne
occorre dire in materia dell'inueſtigare, e fabricare le propoſte machine, e quelle ſapere proportiona
tamente non ſolo comporre, & dinare, ma con quella chiarezza, che ancor ſi ricerca, ſaper co'l
compaſſo ritrouare la foiza, cioè la multiplicatione delle ſue licue, accioche poi nell'effettuar l'ope
ra in forma reale, non ſi venga a reſtare ingannati di tal ſua forza, come ſpeſſo accade a quelli, che
confidano ſolo nella facilità, che moſtrano i Modelli piccoli, ſenza ſapere i neceſiarij ſuoi fondamen
ti. Ma prima, che più auanti procediamo, ſarà neceſſario auertire alla differenza, che ſi ritroua tra il
puro Mate matico ſpeculatiuo, & il Mecanico praticom. E perche le dimoſtrationi, e proportioni, che
ſi ritrouano tra le lince ſuperficie, e corpi imaginarij, e ſeparati dalla materia, non riſpondono cosi
eſquiſitamente, quando alle coſe materiali ſi applicano, cioè che i concetti mentali del Matematico
non riceuono nè ſono ſottopoſti a quegli impedimenti, che di ſua natura ſempre porta ſeco congiun
ti la materia, con che opera il Mecanico; per queſto, ſe bene la dimoſtratione Matematica ne per
ſuade neceſſariamente, che per eſſempio, con vna linea che habbia la diſtanza dal ſoſtegno alla for
za quadrupla della diſtanza tra il peſo, & il ſoſtegno, e che con la quarta parte della forza ſi poſſa le
uare il peſo, nondimeno venendo poi a farne la eſperienza in materia, come ſaria ſeruendoci d'vn
traue per lieua, douemo far conſideratione del peſo di eſſo traue ancora, e conſiderare, che ſendo la
maggior parte di eſſo traue verſo la forza, e la minore verſo il peſo, verrà con la ſua maggior grauità
ad accreſcer forza alla potenza per alzare, ò ſoſtentare eſſo peſo. La onde per l'oppoſito, in altri caſi
l'iſteſſa materia potria apportare impedimento grandiſſimo; come ſaria ancora nel douer far moue
re ruote materiali intorno i ſuoi aſſi, che dall'inegual ſuo proprio peſo poſlono eſſere impedite; e maſ
ſime ancora ſoſtentando ſi ſopra a tali aſſi, ouer poli, non ben giuſti, nè concentrati, che il tutto può
apportare difficultà al moto. Doue che il puro Matematico ſe le imagina di niuna grauità, e girate
in torno con linee, e punti indiuiſibili. E però il giudicio del Mecanico, che deue ordinare, e coman
dare a gli eſſecutori dell'opera, conſiſte in grandiſſima parte nel ſapere preuedere le difficultà, che ap
portano le diuerſità delle materie, con che ſi conuiene operare: e tanto più deue in ciò eſſer cauto quan
to che di tali impedimenti accidentali non ſe ne può dar regola ſicura; onde effettualmente ſi deue
credere, che ſe Archimede non fuſſe, come s'è detto, ſtato così accorto Mecanico, come eccellente
Matematico, non hauerebbe con le ſue marauiglio ſe machine, & altre ingegnoſe inuentioni acqui
ſtatoſi tanto honore. Adunque per le coſe dette ricorderò a quelli, che ſi vorranno porre a così fatte
impreſe nel giudicare, ouero comandare l'eſſecutione, di qual ſi voglia machina, eſſerli neceſſario non
ſolo hauer cognitione delle Matematiche, ma ancora eſſere aueduto, e pratico Mecanico nel farle eſ
ſequire con le di già dette conſiderationi. Nè ſia alcuno, ben che Signor grande, che ſi ſdegni, ſe con
nome di Mecanico veniſſe nominato, perche, come da Plutarco, e da altri graui Autori è ſtato detto,
eſſo nome è honorato appartenendoſi ſolo a huomini di grande in gegno, e valore, e che ſappino co'l
ſenno, e con la mano ritrouare e mettere a eſſecutione opere grandi, e maſſime alla Militia apparte
nenti; laſſando per breuità da parte di tanti Principi, e famoſi Capitani, che co'l mezo di tale ſcienza
hanno meritato eterna memoria de'nomi loro. E perche nella lettura della propoſta materia conuie
ne con vocaboli molte volte non inteſi da tutti, nominare diuerſi membri, con che vengono compo
ſte le ſeguenti machine, ſarà però quì appreſſo dichiarato il lor ſignificato.
al fond mento della ſcienza, cioè alla dimoſtratione della bilancia ò ſtadera, per eſſer lei ſola l'anima
di tutte le machine, e ſtrumenti che ſi poſſono ritrouare riducendoſi il tutto alla lieua, dalla quale ſi tra
he vna eſquiſita inteiligenza, per conoſcere, e riſoluere qual ſi voglia difficultà, che nell'operare po
teſſe occorrere. Ma perche da graui Autori ne è ſtato trattato a pieno, e maſſime vltimamente dal Sig.
Guido Vbaldo dal Monte, che ne ha ſeritto con quel bell'ordine, e facilità, che ſi può deſiderare;
e non douendo appropriarmi l'altrui fatiche, mi rapporterò a eſſo Signore, & anderò ſolo moſtran
do ſommariamente con quella maggior ſacilita, e breuità che potrò, quegli efſetti della lieua, cioè
nelle taglie, nella vite, e nell'aſſe, e nella ruota, che più poſſono ſeruire per intelligenza di quanto ne
occorre dire in materia dell'inueſtigare, e fabricare le propoſte machine, e quelle ſapere proportiona
tamente non ſolo comporre, & dinare, ma con quella chiarezza, che ancor ſi ricerca, ſaper co'l
compaſſo ritrouare la foiza, cioè la multiplicatione delle ſue licue, accioche poi nell'effettuar l'ope
ra in forma reale, non ſi venga a reſtare ingannati di tal ſua forza, come ſpeſſo accade a quelli, che
confidano ſolo nella facilità, che moſtrano i Modelli piccoli, ſenza ſapere i neceſiarij ſuoi fondamen
ti. Ma prima, che più auanti procediamo, ſarà neceſſario auertire alla differenza, che ſi ritroua tra il
puro Mate matico ſpeculatiuo, & il Mecanico praticom. E perche le dimoſtrationi, e proportioni, che
ſi ritrouano tra le lince ſuperficie, e corpi imaginarij, e ſeparati dalla materia, non riſpondono cosi
eſquiſitamente, quando alle coſe materiali ſi applicano, cioè che i concetti mentali del Matematico
non riceuono nè ſono ſottopoſti a quegli impedimenti, che di ſua natura ſempre porta ſeco congiun
ti la materia, con che opera il Mecanico; per queſto, ſe bene la dimoſtratione Matematica ne per
ſuade neceſſariamente, che per eſſempio, con vna linea che habbia la diſtanza dal ſoſtegno alla for
za quadrupla della diſtanza tra il peſo, & il ſoſtegno, e che con la quarta parte della forza ſi poſſa le
uare il peſo, nondimeno venendo poi a farne la eſperienza in materia, come ſaria ſeruendoci d'vn
traue per lieua, douemo far conſideratione del peſo di eſſo traue ancora, e conſiderare, che ſendo la
maggior parte di eſſo traue verſo la forza, e la minore verſo il peſo, verrà con la ſua maggior grauità
ad accreſcer forza alla potenza per alzare, ò ſoſtentare eſſo peſo. La onde per l'oppoſito, in altri caſi
l'iſteſſa materia potria apportare impedimento grandiſſimo; come ſaria ancora nel douer far moue
re ruote materiali intorno i ſuoi aſſi, che dall'inegual ſuo proprio peſo poſlono eſſere impedite; e maſ
ſime ancora ſoſtentando ſi ſopra a tali aſſi, ouer poli, non ben giuſti, nè concentrati, che il tutto può
apportare difficultà al moto. Doue che il puro Matematico ſe le imagina di niuna grauità, e girate
in torno con linee, e punti indiuiſibili. E però il giudicio del Mecanico, che deue ordinare, e coman
dare a gli eſſecutori dell'opera, conſiſte in grandiſſima parte nel ſapere preuedere le difficultà, che ap
portano le diuerſità delle materie, con che ſi conuiene operare: e tanto più deue in ciò eſſer cauto quan
to che di tali impedimenti accidentali non ſe ne può dar regola ſicura; onde effettualmente ſi deue
credere, che ſe Archimede non fuſſe, come s'è detto, ſtato così accorto Mecanico, come eccellente
Matematico, non hauerebbe con le ſue marauiglio ſe machine, & altre ingegnoſe inuentioni acqui
ſtatoſi tanto honore. Adunque per le coſe dette ricorderò a quelli, che ſi vorranno porre a così fatte
impreſe nel giudicare, ouero comandare l'eſſecutione, di qual ſi voglia machina, eſſerli neceſſario non
ſolo hauer cognitione delle Matematiche, ma ancora eſſere aueduto, e pratico Mecanico nel farle eſ
ſequire con le di già dette conſiderationi. Nè ſia alcuno, ben che Signor grande, che ſi ſdegni, ſe con
nome di Mecanico veniſſe nominato, perche, come da Plutarco, e da altri graui Autori è ſtato detto,
eſſo nome è honorato appartenendoſi ſolo a huomini di grande in gegno, e valore, e che ſappino co'l
ſenno, e con la mano ritrouare e mettere a eſſecutione opere grandi, e maſſime alla Militia apparte
nenti; laſſando per breuità da parte di tanti Principi, e famoſi Capitani, che co'l mezo di tale ſcienza
hanno meritato eterna memoria de'nomi loro. E perche nella lettura della propoſta materia conuie
ne con vocaboli molte volte non inteſi da tutti, nominare diuerſi membri, con che vengono compo
ſte le ſeguenti machine, ſarà però quì appreſſo dichiarato il lor ſignificato.
Tutte le o
pere maraui
glioſe dipen
dono dalle
Matemati
che diſcipli
ne.
pere maraui
glioſe dipen
dono dalle
Matemati
che diſcipli
ne.
Archimede
non manco
illuſtre Ma
tematico,
che eccellem
te Mecani
co.
non manco
illuſtre Ma
tematico,
che eccellem
te Mecani
co.
Eſperienza
fatta da Ar
chimede.
fatta da Ar
chimede.
Archimede
difende la
patria.
difende la
patria.
Guido Vbal
do dal Mon
te.
do dal Mon
te.
Diferenza
che è tra il
Mate mati
co, & il Me
canico.
che è tra il
Mate mati
co, & il Me
canico.
Nome di Me
canico hono
ratiſſimo.
canico hono
ratiſſimo.
DIFFINITIONI.
LIEVA.
Lieua, è quella ſtanga di legno, ò d'altra materia, che hauendo in vn'eſtremità il peſo, e nell'altra
la forza, e doue ſarà ſoſtentata, tra eſſo peſo e forza in qual ſi voglia parte della ſua lunghezza, quiui
ſarà il ſuo ſoſtegno.
la forza, e doue ſarà ſoſtentata, tra eſſo peſo e forza in qual ſi voglia parte della ſua lunghezza, quiui
ſarà il ſuo ſoſtegno.
POSSANZA.
Poſſanza, è quella facoltà, che dà principio al moto, che può eſſer la forza d'vno, ò più huomini,
ouero animali.
ouero animali.
ORIZONTE.
Orizonte, è quella ſuperficie piana, che non inchina verſo il centro da niſſuna parte.