Morelli, Gregorio
,
Scala di tutte le scienze et arti
,
1567
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archimedes
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186
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quì il Morello non ſi è ſcoſtato punto dal ſuo
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Auerroe. </
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OM.
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> Sarebbe meglio, che ſi
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diſcoſtaſſe, hauendo giurato (come ſi ſuol dire)
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nelle parole del maeſtro ſuo. </
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>M
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roman
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OR.
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> Non
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diſcoſtandomi da lui, non poſſo ſe non ſeguire
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la uerità. </
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>Hor il diſcorſo che fa la ſenſitiua
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lb
/>
dell'huomo, è manco imperfetto; percioche non
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/>
ſolo eſſa conoſcei particolari inquanto che ſo
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/>
no buoni ò cattiui all'huomo, & in quanto ſo
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lb
/>
no di tal figura, & riceue la loro effigie in
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/>
trinſecamente, ma inquanto ſono tali, & in
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/>
ſieme conoſcono tutte le differenze indiuidua
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/>
li, che ſono tra l'uno, & l'altro, coſa che
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/>
non fanno li bruti, & perche queſta uirtù ſen
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/>
ſitiua è come diceua Ariſtotele nel ſecondo
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/>
dell' Anima, diuiſa dal ſenſo, & intelletto; in
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/>
di auiene ancora, che la ſua attione è pari
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/>
mente diuiſa da quella dell'intelletto, & ſenſo
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/>
ancora, nè per ſe steſſa è uniforme in tutti
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/>
gli animali; come ben diſſe Themiſtio eſponen
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/>
do il decimoquinto teſto nel ſecondo dell'ani
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/>
ma, oue dice Ariſtotele, che non in tutti gli
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/>
animali è l'imaginatione, diſſe, che Ariſtote
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/>
le intendeua ſolamente della imaginatione per
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/>
fetta & terminata; & nel medeſmo luoco
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/>
Auerroe eſſendo della medeſima opinione di
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/>
ce, che le Api, & Formiche, hanno la imagi
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/>
natiua, onde di parere d' Ariſtotele uoſtro, & </
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