Caverni, Raffaello, Storia del metodo sperimentale in Italia, 1891-1900

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1zio AB passato nel primo. Con un ragionamento simile seguitava a dimo­
strar Galileo che EK, KR, spazi passati dal mobile nel IIIo e nel IVo tempo,
erano cinque e sette volte più grandi dello spazio AB, cosicchè ne conclu­
deva che i ricercati eccessi stavano come la serie de'numeri impari 3, 5, 7....
E giacchè numerati, nella linea della caduta AR, gli spazi ordinatamente ai
tempi, si vede che, se alla fine del Io lo spazio è 1, alla fine del IIo è 4,
del IIIo è 9, del IVo è sedici; si confermava per la nuova dimostrazione quel
ch'era riuscito Galileo a dimostrare per altre vie, che cioè crescono gli
spazi come i quadrati dei tempi.
Nel 1622 il Cavalieri propose, come altrove vedemmo, il suo metodo
degl'indivisibili a Galileo, il quale lo trovò opportunissimo a rendere anche
più perfette queste dimostrazioni per via geometrica, facendo rappresentare
gl'infiniti istanti, contenuti in un tempo quanto, agl'infiniti punti contenuti
in una linea, e gli spazi alle infinite linee di che si contenesse, secondo il Ca­
valieri, una superfice.
Perciò al Sagredo che, servendosi di numeri deter­
minati, avea concluso il sopra riferito ragionamento, il Salviati soggiungeva:
“ Voi mi avete fatto venire in mente di aggiungere qualche cosa di più,
imperocchè, essendo nel moto accelerato l'agumento continuo, non si pos­
sono compartire i gradi della velocità, la quale sempre cresce, in numero
alcuno determinato, perchè mutandosi di momento in momento son sempre
infiniti: però meglio potremo esemplificare la nostra intenzione, figurandoci
un triangolo ” (Alb.
I, 251, 52).
La dimostrazione delle proprietà dei moti accelerati riusciva, per que­
sta nuova via geometrica, di una facilità e di un'evidenza maravigliosa, im­
333[Figure 333]
Figura 142.
perocchè, figurandoci essere quel triangolo AFH (fig.
142)
si può immaginare che le parti uguali AC, CD, DE, EF,
prese sopra il lato AF perpendicolare, rappresentino i tempi,
e che le linee CG, DK, EI, FH, orizzontalmente condotte
parallele alla base FH, rappresentino le velocità via via
crescenti, per le proprietà dei triangoli simili, a propor­
zione dei tempi.
Gli spazi perciò, che si sa avere la ragion
composta delle velocità e dei tempi, saranno rappresentati
dai triangoli ACG, ADK, AEI, AFH, aventi AC, AD, AE,
AF per altezze, e CG, DK, EI, FH per loro respettive basi;
per cui, chiamandosi per brevità S, S′, S″ quegli stessi spazi,
o i triangoli a cui sono proporzionali, sarà S:S′:S″=
ACXCG:ADXDK:AEXEI, e perchè AC:AD:AE=
CG:DK:EI, dunque S:S′:S″=AC2:AD2:AE2, ossia gli spazi stanno
come i quadrati dei tempi.
Dai trapezi inoltre CK, DI, EH, che si potranno
significare per brevità con T, T′, T″, verranno rappresentati gl'incrementi
degli spazi via via decorsi, e perchè T=3CGXCD/2, T′=5CGXDE/2,
T″=7CGXEF/2, e perciò T:T′:T″....=3:5:7....

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