1Tomo II torna, dopo vent'anni, a scrivere sotto un teorema l'enunciazione,
in quella forma propria che l'originale serberà per la prossima stampa.
in quella forma propria che l'originale serberà per la prossima stampa.
D'altre particolarità non terremo in discorso i Lettori, i quali le in
tenderanno assai meglio, vedendole in atto nella pubblicazione, e nella sto
ria di quei primi teoremi, intorno ai quali, per istituire una delle sue nuove
scienze, esercitò Galileo le sue matematiche speculazioni.
tenderanno assai meglio, vedendole in atto nella pubblicazione, e nella sto
ria di quei primi teoremi, intorno ai quali, per istituire una delle sue nuove
scienze, esercitò Galileo le sue matematiche speculazioni.
II.
Nella Lettera, scritta da Padova il dì 29 di Novembre del 1602, e che
s'è più volte commemorata, dava Galileo a Guidubaldo del Monte notizia di
alcune esperienze di moti, che avendo apparenza di straordinari, e giudican
dosi perciò dalla volgare opinione incredibili, diceva essergli stati confermati
dalla Geometria, la quale eragli nello stesso tempo venuta a rivelare que
352[Figure 352]
s'è più volte commemorata, dava Galileo a Guidubaldo del Monte notizia di
alcune esperienze di moti, che avendo apparenza di straordinari, e giudican
dosi perciò dalla volgare opinione incredibili, diceva essergli stati confermati
dalla Geometria, la quale eragli nello stesso tempo venuta a rivelare que
352[Figure 352]
Figura 161.
st'altre, non meno inopinabili conclusioni.
“ Sia dal cerchio BDA (fig. 161) il diame
tro BA eretto all'orizzonte, e dal punto A
fino alla circonferenza tirate linee utcum
que AF, AE, AD, AC. Dimostro, dice Gali
leo, mobili uguali cadere in tempi uguali,
e per la perpendicolare BA, e per gli piani
inclinati, secondo le linee CA, DA, EA, FA,
sicchè, partendosi nell'istesso momento dalli
punti B, C, D, E, F arriveranno nell'istesso
momento al termine A, e sia la linea FA
piccola quanto esser si voglia. E forse anco
più inopinabile parerà questo pur da me
dimostrato, che, essendo la linea SA non
maggiore della corda di una quarta, e le linee SI, IA utcumque, più presto
fa il modesimo mobile il viaggio SIA, partendosi da S, che il viaggio solo
IA, partendosi da I ” (Alb. VI, 23).
st'altre, non meno inopinabili conclusioni.
“ Sia dal cerchio BDA (fig. 161) il diame
tro BA eretto all'orizzonte, e dal punto A
fino alla circonferenza tirate linee utcum
que AF, AE, AD, AC. Dimostro, dice Gali
leo, mobili uguali cadere in tempi uguali,
e per la perpendicolare BA, e per gli piani
inclinati, secondo le linee CA, DA, EA, FA,
sicchè, partendosi nell'istesso momento dalli
punti B, C, D, E, F arriveranno nell'istesso
momento al termine A, e sia la linea FA
piccola quanto esser si voglia. E forse anco
più inopinabile parerà questo pur da me
dimostrato, che, essendo la linea SA non
maggiore della corda di una quarta, e le linee SI, IA utcumque, più presto
fa il modesimo mobile il viaggio SIA, partendosi da S, che il viaggio solo
IA, partendosi da I ” (Alb. VI, 23).
Le annunziate proposizioni dipendevano da principii già noti, e da ve
rità legittimamente di lì concluse con sottili matematici ragionamenti, che
s'andarono, come rigagnoli in un fiume, a disperdere fra i teoremi inseriti
nel III dialogo Delle due nuove scienze. E perchè la scienza universale della
Natura è irrigata da quest'acque vive, non può chi cammina lungo le sponde
ad ammirare, e a cogliere i frutti dell'ubertosa campagna, non tener desi
deroso dietro i passi di colui, che viene ora a mostrar d'onde salga la be
nefica fonte, e a segnar quali sieno del primo formatosi ruscelletto i lontani
smarriti sentieri.
rità legittimamente di lì concluse con sottili matematici ragionamenti, che
s'andarono, come rigagnoli in un fiume, a disperdere fra i teoremi inseriti
nel III dialogo Delle due nuove scienze. E perchè la scienza universale della
Natura è irrigata da quest'acque vive, non può chi cammina lungo le sponde
ad ammirare, e a cogliere i frutti dell'ubertosa campagna, non tener desi
deroso dietro i passi di colui, che viene ora a mostrar d'onde salga la be
nefica fonte, e a segnar quali sieno del primo formatosi ruscelletto i lontani
smarriti sentieri.