Cambiagi, Gaetano, L'antiquario fiorentino o sia Guida per osservar con metodo le cose notabili della città di Firenze, 1771

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1 ne' ſuoi tempi non ebbe uguale. La Lan-
terna di eſſa di diſegno del medeſimo, tut-
ta di marmo maſſiccio, mirabilmente inta-
gliata fu meſſa fu da Baccio d'Agnolo, e
S. Antonino allora Arciveſcovo di Firenze
ſalì con tutto il Clero a porvi la prima pie-
tra nell'anno 1438.
La Palla, e la Croce
fu poſta fu da Andrea Verrocchio.
Ammira-
ta l'eſterior bellezza, entreremo in Chieſa,
il pavimento della quale è tutto di marmi
di varj colori, diviſati con mirabil diſegno.

Quello della Navata di mezzo è di France-
ſco da San Gallo, e quello intorno al Coro
è fatto col diſegno di Michelagnolo, ed il
rimanente credeſi di Giuliano di Baccio d'A-
gnolo.
Quivi prima d'ogni altra coſa, potrà
l'erudito Foreſtiero volger l'occhio alle va-
rie Inſcrizioni, e memorie, che vi ſi trova-
no.
A man deſtra evvi il Ritratto del men-
zionato Brunelleſco ſcolpito in marmo: a cui
ſegue il Ritratto di Giotto reſtauratore del-
la Pittura, con Epitaffi, il primo di Carlo
Aretino, il ſecondo d'Agnolo Poliziano.

Succedono altre memorie d'uomini illuſtri,
come di Pier da Farneſe Capitano de' Fio-
rentini, di Fr. Luigi Marſilj eminente Teo-
logo, del Cardinal Pietro Corſini, e dopo
queſto l'Effigie ſcolpita in marmo del gran

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