Morelli, Gregorio, Scala di tutte le scienze et arti, 1567

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1gli oggetti, perche biſognarebbe, che uerbi­
gratia, ſe il uiſo doueſſe conoſcere la differen­
za, che è tra il bianco, & il dolce, che cono
ſceſſe ambidui; ilche è impoßibile, perche il

dolce non è ſuo oggetto, ma la potenza inte­
riore, laquale è diuiſa in quattro potenze, co
me uederemo, conoſce gli oggetti preſenti, &
le loro differenze indiuiduali, però la prima
è una ſola potenza, laquale in ſe raccoglie
tutte le imagini di tutti gli oggetti de' cinque
ſenſi, & gli conoſce inſieme con le loro diffe­
renze; & queſto è il ſenſo commune, oltra
queſto ſenſo commune è neceſſario porre un'al

tra uertù & è quella, che Auerroe chiamò
imaginatiua, & li Grcci Fantaſia.
MAR.
Perche e neceſſario à porla?
TOM. Perche
à gli animali perfetti conuiene non ſolamente
apprendere le coſe preſenti, ma ancora eſſen
do aſſenti; altrimenti non ſi mouerebbono mai
à cercare coſa ueruna aſſente; al che fare non
ſolo è neceſſario, che l'animale riceua le ſpecie
delle coſe ſenſibili, ma che le conſerui.
onde
è neceſſario porre due uertù, una, che pigli,
& l'altra conſerui eſſe ſpecie.
il ſenſo commu

ne è quello, che riceue le ſpecie ſenſate.
quel
la che li conſerua poi è la Fantaſia, ouero

imaginatiua; laqual uertù nell'huomo compo­
ne una coſa con l'altra, come l'oro con un mon-

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