Gallaccini, Teofilo, Trattato sopra gli errori degli architetti

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215107DEGLI ARCHITETTI.
Nella Cappella Treviſana in faccia il Depoſito di Luca Zeno vi è queſto Depoſito,
in
cui ſi rileva tal bizzarria, per cui può dirſi, che l’Architetto abbia volutodiſtin-
guerſi
con moſtrare un prodigio d’Architettura, facendo ſtare in aria quello, che
realmente
non può.
Oſſerviſi la ſua figura nel preſente profilo, e ſi conſideri quan-
to
in eſſa contienſi.
Quivi è la cornice con fregio ed architrave, che gira tutt’ in-
torno
eſſo Depoſito.
Vien eſſa ſoſtentata da modiglione cartellato, e queſto appog-
gia
ſopra pilaſtrino, ſotto cui ſta menſola di capitello Jonico fitto nella muraglia.
Fin quì poſſiamo dire, che è eſeguito con buona maniera, ſtando tutto al ſuo luo-
go
ben adattato;
ma ciò, che dee oſſervarſi, ſi è, che continuando la propria cor-
nice
, e progettando fuori con leſinatura dal modiglione in guiſa, che forma il qua-
drato
di colonna, appoggiando ſul capitello quaſi Compoſito, pendente in aria, ed
iſolato
, la faccenda muta faccia.
Si rifletta di grazia, come mai poſſa detto capitello
ſuſſiſtere
, e ſoſtenere il peſo, che gli ſta ſopra, cioè, non ſolamente la cornice, ma
eziandio
piediſtallo con figura guerriera, con iſcudo nelle mani, e con altro a’ pie-
di
.
Io non crederò mai, che poſſa trovarſi chi voglia ſoſtentare, che detto capitel-
lo
ſerva di forza per reggere un tal carico;
ma mi ſi dovrà bene concedere, che
nulla
vale, e che non tiene alcuna forza.
So bene, che il capitello ſuſſiſte, allora
quando
ſi trova poſto ſulla colonna, e così può portare la cornice, e ciò, che ſe
le
aſpetta, ed anche appoggiandoſi alla muraglia, inſerendoſi in eſſa, e converten-
doſi
in menſola;
ma nel modo, che quì ſi oſſerva, non ſarà mai credibile, che poſ-
ſa
ſtarvi adeguatamente, ma cadere.
Direi pure, che ſe vi foſſe ſoſtituito al capi-
tello
un’ Aquila, od altro animale alato, queſto colla forza delle ali potrebbe far fi-
gura
di ſoſtenere, vale a dire, per poco, perchè anche queſte naturalmente ſi ſtan-
cano
;
ma il capitello, non potendo aver ale, per conſeguenza non potrà ſtare in
aria
nemmeno un momento un ſolo momento.
Tali operazioni ſi oppongono total-
mente
alla ſana ragione;
poichè in aria ſtar non poſſono, che le nuvole, che ven-
gono
ſpinte dall’aria ſteſſa:
ma nella pietra far coſa di comparſa aerea, non vi è
coſa
, che poſſa aver ſolidità e forza per far l’ ufizio ſuo ſecondo l’ eſſer ſuo natura-
le
:
l’Architetto prudente dee far moſtra di prodigj, volendo moſtrare la ſtolta
ſua
vivacità col porre l’Architettura in aria, mentre l’eſſer ſuo conſiſte nella ſtabi-
lità
, e nella forza.
Concludiamo adunque con verità, che tali operazioni ſono veri
e
reali caſtelli in aria, cioè dire pazzìe.

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