Tartaglia, Niccolo, Quesiti et inventioni diverse, 1554

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QVESITO XXVII. FATTO DA M. HIERONI­
mo Treuiſano.1536.adi.16. Decembrio in Venetia.
MESSER HIERONIMO. Eue ho da dir de nouo. N. Che coſa ui é
accaduto meſſer Hieronimo. M. H. Hieri el mi fu à ritrouar un certo gram
don, qual dice eſſer anchora lui Breſſano, el qual ſi fa molto piu grande nelle mathema
tice di quello ch'è la grandezza della ſua perſona, et fra le altre coſe gli ho uoluto dir
di uoi, & come che haueti letto publicamente il terzodecimo di Euclide in ſan Zuanne
polo.
Lui me ha riſpoſto che uoi haueti letto el detto.13.libro & che non intendeti
il decimo.
Et chel non conoſce huomo, che ben intenda el detto decimo di Euclide ac­
cetto che lui. N. Eglie ben stato qua da me due uolte & è andato uia per fin da hie
ri alla uolta de Breſſa, ma el mi dole che uoi non mi habbiati rifferto queſta ſua bra­
uata auanti che lui ſe fuſſe partito perche gli hauria dato quella debbita riſpoſta che
à tal ſua arrogantia ſi conuenia.
Et al preſente mi auedo che lui era uenuto qua per
uenire con meco alle conteſe, ma lui per quanto poſſo conſiderare) ſe ha meſſo paura di
quella mia inuentioni de capitoli Algebratici quali mi ricer caua con tanta iſtantia. M.
H. Adunque le ſtato qua da uoi à ricercarue de quelli uoſtri noui capitoli trouati. N.
El cie stato due uolte. M. H. Et che glihaueti riſposto. N. Io gli ho riſpoſto che
ogni uolta che lui proponerauno, ouer piu caſi che io non li ſappia riſoluere mi offe­
riſco à baratar con lui.
Et coſi lui me ne proponete dui, ma io gli dißi, che tai ſuoi ca­
ſt io li haueua per coſa facile & che ſe lui mi daſeua termine una hora che io me gli of­
ferriua à dargeli ambidui raſolti. M. H. Et come dicano quelli caſi. N. El pri­
mo dice in queſta forma.
Eglie il triangolo rettangolo.a.b.c.del quale langolo.e.é retto & nel detto triango
lo ui è in ſcritto il cerchio.e.f.d.
il cui diametro è.2. & trouo che la linea.a.c.gionta
con la.c.b.tal ſumma ſara ſempre equal alla lmea.a.b.
gionta con el diametro del cer­
hio, qual (come detto) è.2.ſe adimanda la cauſa di queſto.
94[Figure 94]
M. H. La me par difficile. N. Anci la è facilißima & il tutto ſi conclude & di­
moſtra per la penultima del terzo di Euelide per la qual ſe uerifica le due linee.a.e.
&.a.d.eſſer fra loro equale, & ſimelmente le due.b.d.&.b.f.eſſer pur fra loro equa­
le & ſimelmente le due.c.e.&.c.f.& queſte due ultime, cioe.c.e.et.c.f.non ſolamente
ſono ſra loro equale, ma per eſſer l'angolo.c.
retto cadauna de loro uien a eſſer equale

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