Heron Alexandrinus
,
Spiritali di Herone Alessandrino
Text
Text Image
Image
XML
Thumbnail overview
Document information
None
Concordance
Figures
Thumbnails
List of thumbnails
<
1 - 10
11 - 20
21 - 30
31 - 40
41 - 50
51 - 60
61 - 70
71 - 80
81 - 90
91 - 100
101 - 110
111 - 120
121 - 130
131 - 140
141 - 150
151 - 160
161 - 170
171 - 180
181 - 181
>
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
<
1 - 10
11 - 20
21 - 30
31 - 40
41 - 50
51 - 60
61 - 70
71 - 80
81 - 90
91 - 100
101 - 110
111 - 120
121 - 130
131 - 140
141 - 150
151 - 160
161 - 170
171 - 180
181 - 181
>
page
|<
<
of 181
>
>|
<
archimedes
>
<
text
>
<
body
>
<
chap
>
<
p
type
="
main
">
<
s
>
<
pb
/>
ſuo moto in sè, mà fuori di sè; però le coſe moſſe con moto
<
lb
/>
violento, ſono moſſe da motore, che è fuori della coſa moſſa,
<
lb
/>
quale quando hà poi cominciato à mouerſi, non è tanto il mo-
<
lb
/>
tore che la moue, quanto l'impeto aquiſtato, ſi come il caldo
<
lb
/>
cagionato dal fuoco ne l'acqua, ſe bene ſi rimoue il fuoco, non-
<
lb
/>
dimeno coce la mano, perche l'accidente vnito con violenza
<
lb
/>
ritiene per qualche ſpatio la ſua forza.</
s
>
<
s
> Il moto, e la quiete non
<
lb
/>
ſono contrarij, ſe non ſolo conſiderata la quiete, come priua-
<
lb
/>
tione, ma bene è contrario vn moto à l'altro moto.</
s
>
<
s
> Tutto quel-
<
lb
/>
lo che ſi moue, ò mouaſi tutto vnitamente inſieme, ò mouaſi di
<
lb
/>
parte, in parte, è di neceſsità nondimeno, che habbi vna parte
<
lb
/>
in ſe quieſcente, di doue prenda ſuo principio il moto, & alla
<
lb
/>
quale appoggiata la parte mouente, poſſa poi mouere quello
<
lb
/>
che intende mouere.</
s
>
<
s
> E neceſſario che la virtù, e forza del mo-
<
lb
/>
tore, e del quieſcente habbino vna cotale conuenienza inſie-
<
lb
/>
me, perche ſi come è vna certa forza, e poſſanza quella per la
<
lb
/>
quale ſi moue, quello che ſi moue: parimente ancora è vna ſimi-
<
lb
/>
le poſſanza per la quale ſtà fermo, quello che ſi dice ſtar fermo.</
s
>
<
s
>
<
lb
/>
Il medeſimo riſpetto che ſi conſidera che habbi vn moto verſo
<
lb
/>
vn'altro moto, hauerà vna quiete verſo l'altra; quiete, e pari-
<
lb
/>
mente in quel grado che ſi troua il moto riſpetto alla quiete, è
<
lb
/>
necceſſario che ſi troui la quiete riſpetto al moto, le poſſanze
<
lb
/>
eguali non s'imprimano vna, e l'altra, eſſendo che l'impreſsio-
<
lb
/>
ne auenga per il dominio, e per l'eccellenza delle forze.</
s
>
<
s
> Il va-
<
lb
/>
cuo ſe ſia, ò nõ ſia, è ſtato gran cõtraſto fra gl'antichi Filoſofi:
<
lb
/>
perche li Pithagorici ſtimorno che fuſſe fuori del mondo, e di-
<
lb
/>
ceuano che il mondo in quel vacuo, e da quello haueua la com-
<
lb
/>
modità di reſpirare: fù ſeguitata queſta opinione anco da
<
lb
/>
Cleomede, onde ſi sforzò di ſtabilirla con molti ſuoi argo-
<
lb
/>
menti, concludendo, che quel niente, che alcuni hanno detto
<
lb
/>
trouarſi di là dal cielo, ſia l'iſteſſo vacuo, quale è non sò che
<
lb
/>
ſimpliciſsimo, incorporeo, non comprenſibile dal ſenſo, che
<
lb
/>
non hà, nè può riceuere figura, e non hà poſſanza di operare,
<
lb
/>
nè di patire: ma ſtaſsi aſſolutamente diſpoſto à riceuere il cor-
<
lb
/>
po: & in ſomma il vacuo ſecondo loro è quello, che può veni-
<
lb
/>
re riempito, ò vero abbandonato dal corpo, nelle mutationi,
<
lb
/>
che ſi fanno da luogo, e luogo: ma non ſi trouando (come ſi è
<
lb
/>
</
s
>
</
p
>
</
chap
>
</
body
>
</
text
>
</
archimedes
>