Nella volta, che è ſenza ſpigoli, l'iſteſſo
Luca della Robbia fece in quattro tondi
ne' Cantoni i quattro Evangeliſti, e in
quello di mezzo lo Spirito Santo. Di ma-
no d'Antonio del Pollaiuolo è la Tavola a
olio, entrovi S. Iacopo, S. Euſtachio, e
S. Vincenzio; eſſendo di Pietro ſuo fratel-
lo alcuni Profeti dipinti a olio nel muro
di detta Cappella, ſiccome in un mezzo
tonde la Nunziata. E nella Sagreſtia alcu-
ne azioni di S. Benedetto dipinte a freſco,
ſono di mano di Spinello Spinelli. Queſta
Chieſa di cui ſi è fatto lungo ragionamen-
to, ſervita di Sepoltura a più Martiri, fu
negli antichi tempi ufiziata da' Monaci di
S. Baſilio, poi da quelli di S. Benedetto
dell'Ordine di Clugnì, o Cluniacenſi, e
fra eſſi ſtette alcun tempo S. Gio. Gualber-
to Fiorentino de' Signori di Petroio (dopo
d'avere magnanimamente perdonato al ne-
mico, che aveva ammazzato Ugo ſuo fra-
tello) riſcontratolo poco ſotto a S. Minia-
to, ove è una memoria del generoſo fatto
già noto, in un Tabernacolo con Iſcrizio-
ne; e del Crocifiſſo, che chinò la teſta,
il quale era in quei tempi nella ſuddetta
Chieſa, nella mentovata Cappella di mez-
zo; e ora in quella di Santa Trinita den-
tro la Città de' Monaci del ſuo Ordine,
come è ſtato detto in quel luogo. L'an-
no 1373. a' 27. del meſe d'Agoſto ſotto
Gregorio XI, uſciti molto prima i Monaci
Cluniacenſi di detta Chieſa, vennero ad
ufiziarla i Monaci bianchi di Monte Uli-
Luca della Robbia fece in quattro tondi
ne' Cantoni i quattro Evangeliſti, e in
quello di mezzo lo Spirito Santo. Di ma-
no d'Antonio del Pollaiuolo è la Tavola a
olio, entrovi S. Iacopo, S. Euſtachio, e
S. Vincenzio; eſſendo di Pietro ſuo fratel-
lo alcuni Profeti dipinti a olio nel muro
di detta Cappella, ſiccome in un mezzo
tonde la Nunziata. E nella Sagreſtia alcu-
ne azioni di S. Benedetto dipinte a freſco,
ſono di mano di Spinello Spinelli. Queſta
Chieſa di cui ſi è fatto lungo ragionamen-
to, ſervita di Sepoltura a più Martiri, fu
negli antichi tempi ufiziata da' Monaci di
S. Baſilio, poi da quelli di S. Benedetto
dell'Ordine di Clugnì, o Cluniacenſi, e
fra eſſi ſtette alcun tempo S. Gio. Gualber-
to Fiorentino de' Signori di Petroio (dopo
d'avere magnanimamente perdonato al ne-
mico, che aveva ammazzato Ugo ſuo fra-
tello) riſcontratolo poco ſotto a S. Minia-
to, ove è una memoria del generoſo fatto
già noto, in un Tabernacolo con Iſcrizio-
ne; e del Crocifiſſo, che chinò la teſta,
il quale era in quei tempi nella ſuddetta
Chieſa, nella mentovata Cappella di mez-
zo; e ora in quella di Santa Trinita den-
tro la Città de' Monaci del ſuo Ordine,
come è ſtato detto in quel luogo. L'an-
no 1373. a' 27. del meſe d'Agoſto ſotto
Gregorio XI, uſciti molto prima i Monaci
Cluniacenſi di detta Chieſa, vennero ad
ufiziarla i Monaci bianchi di Monte Uli-