1anchora per la detta quantita, & al prodotto giontoui la inuenta quantita faccia.
8.
in queſta domanda uolendo noi adoperar lalgebra per trouarla, poneremo questa quan
tita eſſer una coſa, laqual multiplicata in ſe fara uno cenſo & queſto cenſo multiplica
to per una coſa fara uno cubo, & à queſto cubo aggiungerli la coſa che prima noi po
neßimo haueremo un cubo & una coſa equal al numero. 8. Quando io ui domandai
meſſer Nicolo che una domanda di queſta manier a mi deſti fatta. Parmiche poco ſa
uiamente faceſti quando uoi del tutto à me la negaſti hauendomi (quando à trouar la pri
ma uolta ui uenni) moſtrata tanta beniuolenza. Et uſandomi quella amicheuole cor
teſia, che uoi miuſaſte à farmi quella ſera quaſi per uiua forza uenir à cena con uoi.
Ma dapoiche mi haueſti uſata quell'altra corteſia nouamente in darmi quella aſſo
che ſapeti (de cenſo è cubo equal à numero) mi parue che'l error, che fatto haueuate
in non uolermi quell'altra, che ui adimandai ſoluere, quaſi in tutto emendato haueste,
& perche di legiero uoipotreſti dire, per qual cagione, uoiſauiamente non ragionaſt
all'hora che mi negaſte di non uoler quella domanda ſoluere piacemi in queſta charta
al preſente dinarraruela in bona parte, uoiſapete meſſer Nicolo che incontanente che
o ui domandai quel caſo uoi me diceſti, che le inuentioni ſono difficile, & lo aggiun
gergliè coſa facile, & che per eſſerui molto affaticato per ritrouare tale, & tai capi
toli, chel non ui pareua coſa molto licita à douerli coſt facilmente publicare à ognipar
ticolar perſona, & maßime doue non ue ne reuſiſca alcunbonore, ne utilita, & per
tanto dico che il tener caro quello che in uoi ſolo non è ne pur di uoſtri amici, manife
ſtamente à ogn'uno ui paleſate di hauerne grandißima caraſtia, laqualcoſa eſſendo io
della pfeßione uoſtra auoi laſſo il giudicio qual è piu, ò il biaſmo ò l'honor che ne porta
te, & ſe premio di cio cercate & non honore parmi che quello debba eſſer pochißimo, et
miſerißimo, eſſendo uero quello che me fureferto, (come ueramente tengo che ſia) che
30. caſi, ouer queſiti di queſta ſorte in due hore dauoierano ſtati aſſolti à maeſtro Gio
uanantonio Maria fior uoſtro riuallo, parmi che farebbestato il premio aſſai graſſo
bauendoui dato ſoldi. 5. per ciaſcun deßi, ma ſe forſe uoleſti dire che non tanto é il pre
mio che domandate della fatica quanto è quello della inuentione, et del modo da ſoluer
gliſecreto, il che non ſi puo con uerita dire che il modo ſia ſecreto, ne etiandio che la ſia
propria inuentione ſapendolo nanti il uoſtro aduerſario. Hor ſe uogliamo dir della
muentione, non ſapeti uoi che ſolamente le prime inuentioni ſono lodate & premiate
da color che ſanno, & che premio & che loda uoreſti uoi che meritaſſe un huomo che
mai non haueſſe da niuno apparata Geometria, ne mai haueſſe ueduto Euclide, & che
daſe ſteſſo ne componeſſe uno, nel qual tutte quelle coſe diceſſe, chel detto autor ha
dette nel ſuo. Io non ſo gia con tutto queſto che loda potreſti dar à coſtui, ne che pre
mio, ma uolendolo incio biaſimare à uoi ſarebbe ageuolißimo, conſiderando che egli
haueſſe gettato uia tutto il tempo della ſuauita in coſe che de niente non foſſero, ne ſa
rebbe mai gioueueuole à niun uiuente, et ſe à uoi era di meſtiero per eſſeruimeſſo à con
tendere com quel maeſtro che <21> inſegna tenea le corone, o da ſoluer li oda reſtar in gram
parte ſuergognato appreſſo aluolgo, non gia appreſſo à gli huomini, dotti et intelligenti
di queſte ſcientie, baſtaui adunque per premio della fatica che uoi hauete fatta in tro
uar la inuentione da ſoluerei detti. 30. caſi, l'honor & fauor, che per lei haueti hauuto
in queſta domanda uolendo noi adoperar lalgebra per trouarla, poneremo questa quan
tita eſſer una coſa, laqual multiplicata in ſe fara uno cenſo & queſto cenſo multiplica
to per una coſa fara uno cubo, & à queſto cubo aggiungerli la coſa che prima noi po
neßimo haueremo un cubo & una coſa equal al numero. 8. Quando io ui domandai
meſſer Nicolo che una domanda di queſta manier a mi deſti fatta. Parmiche poco ſa
uiamente faceſti quando uoi del tutto à me la negaſti hauendomi (quando à trouar la pri
ma uolta ui uenni) moſtrata tanta beniuolenza. Et uſandomi quella amicheuole cor
teſia, che uoi miuſaſte à farmi quella ſera quaſi per uiua forza uenir à cena con uoi.
Ma dapoiche mi haueſti uſata quell'altra corteſia nouamente in darmi quella aſſo
che ſapeti (de cenſo è cubo equal à numero) mi parue che'l error, che fatto haueuate
in non uolermi quell'altra, che ui adimandai ſoluere, quaſi in tutto emendato haueste,
& perche di legiero uoipotreſti dire, per qual cagione, uoiſauiamente non ragionaſt
all'hora che mi negaſte di non uoler quella domanda ſoluere piacemi in queſta charta
al preſente dinarraruela in bona parte, uoiſapete meſſer Nicolo che incontanente che
o ui domandai quel caſo uoi me diceſti, che le inuentioni ſono difficile, & lo aggiun
gergliè coſa facile, & che per eſſerui molto affaticato per ritrouare tale, & tai capi
toli, chel non ui pareua coſa molto licita à douerli coſt facilmente publicare à ognipar
ticolar perſona, & maßime doue non ue ne reuſiſca alcunbonore, ne utilita, & per
tanto dico che il tener caro quello che in uoi ſolo non è ne pur di uoſtri amici, manife
ſtamente à ogn'uno ui paleſate di hauerne grandißima caraſtia, laqualcoſa eſſendo io
della pfeßione uoſtra auoi laſſo il giudicio qual è piu, ò il biaſmo ò l'honor che ne porta
te, & ſe premio di cio cercate & non honore parmi che quello debba eſſer pochißimo, et
miſerißimo, eſſendo uero quello che me fureferto, (come ueramente tengo che ſia) che
30. caſi, ouer queſiti di queſta ſorte in due hore dauoierano ſtati aſſolti à maeſtro Gio
uanantonio Maria fior uoſtro riuallo, parmi che farebbestato il premio aſſai graſſo
bauendoui dato ſoldi. 5. per ciaſcun deßi, ma ſe forſe uoleſti dire che non tanto é il pre
mio che domandate della fatica quanto è quello della inuentione, et del modo da ſoluer
gliſecreto, il che non ſi puo con uerita dire che il modo ſia ſecreto, ne etiandio che la ſia
propria inuentione ſapendolo nanti il uoſtro aduerſario. Hor ſe uogliamo dir della
muentione, non ſapeti uoi che ſolamente le prime inuentioni ſono lodate & premiate
da color che ſanno, & che premio & che loda uoreſti uoi che meritaſſe un huomo che
mai non haueſſe da niuno apparata Geometria, ne mai haueſſe ueduto Euclide, & che
daſe ſteſſo ne componeſſe uno, nel qual tutte quelle coſe diceſſe, chel detto autor ha
dette nel ſuo. Io non ſo gia con tutto queſto che loda potreſti dar à coſtui, ne che pre
mio, ma uolendolo incio biaſimare à uoi ſarebbe ageuolißimo, conſiderando che egli
haueſſe gettato uia tutto il tempo della ſuauita in coſe che de niente non foſſero, ne ſa
rebbe mai gioueueuole à niun uiuente, et ſe à uoi era di meſtiero per eſſeruimeſſo à con
tendere com quel maeſtro che <21> inſegna tenea le corone, o da ſoluer li oda reſtar in gram
parte ſuergognato appreſſo aluolgo, non gia appreſſo à gli huomini, dotti et intelligenti
di queſte ſcientie, baſtaui adunque per premio della fatica che uoi hauete fatta in tro
uar la inuentione da ſoluerei detti. 30. caſi, l'honor & fauor, che per lei haueti hauuto