Tartaglia, Niccolo
,
Quesiti et inventioni diverse
,
1554
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in far quelmaeſtro reſtar uinto, & ſuperato da uoi. </
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s.002429
">Et che il fuſſe ben fatto per trarne
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/>
premio, ouer honore à far queſte coſe stampare, come uoi me diceſti, non eſſendo coſe
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/>
quaſi in parte alcuna gioueuoli al mondo, io tengo fermamente, che niuno che diritta
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/>
mente giudichi non lo eſtimera giamai. </
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s.002430
">Et che ſtara in penſiero, che di quegli non ſi tro
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/>
uino, che diranno, che per la uilta, & maluagita dell'animo uostro, non ui cur ate di pia
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cere à glihuomini, ne in gentilezza, ne in beniuolenza, ne in corteſia alcuna, queſta uil
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/>
ta non credo, ne credero di leggeri, che in uoi alberghi, ne albergar poſſa giamai per
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/>
hauerui conoſciuto pieno d'amoreuolezza, pieno di gentilezza, pieno di lealta, pieno
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/>
di corteſia, & in fine pieno d'ogni honeſta, & gentil conuerſatione, per ilche io non ſto
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in dubbio, che uoi diciate, che io me affatichi à trouare il modo da ſoluerle, ſi come uoi
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anchor a haueti fatto, & quando pur diceſti queſto, queſta fatica non uoglio, ne debbo
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farla per fuggir quel biaſmo, che ſi darebbe à colui, che una opera ſimile à quella di Eu
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/>
clide, componeſſe nuouamente, & ſe pur miueniſſe talento di far qualche fatica d'in
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/>
torno à una ſimil coſa, io la farei in biaſmare, & uituperare la mente uile, & maluag
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gia di colui, che una tanta aſinaria uſaſſe, perche ſei dotti huomini per adictro ſtai, que
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/>
ſto haueſſero oſſeruato, ne Euclide, ne tanti altri dignißimi autori hoggi da niun uiuen
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/>
te non ſarebbono conoſciuti. </
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s.002431
">Hora non ſo gia à che altro ui uogliate ne poßiate tenere
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di non eſſer in cio altro, che liberale, ſe forſe non uoleſte dire, che ſe à uoi fuſſe di me
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/>
ſtieri di contendere con un'altro maeſtro di cio uiſeruireſti, ilche appena mi ſt laſſacre
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/>
dere, che uoi pur il penſate, perche ſe uoi conſiderate, che queſto modo per il quale ſi
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ſoluono queſta maniera de domande non è ſaputo da uoi ſolamente, maetiandio è ſtato
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inanzi da uoi ſaputo da colui, che malui uole, & non credete uoi, che ſe egliſapeſſe, che
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uoi contendeſti, ch'egli ſi ingegnarebbe di dare ogni aiuto à uoſtri auerſarij, che per lui
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/>
ſi poteſſe il maggiore, & non che premio di cio à lor domandaſſe, magli pregarebbe
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che ne di lui ne delſuo hauere in cio ponto non lo ſparmiaſſe per tentare di uendicarſe
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/>
della uergogna, & dishonore, che uoi gli haueti fatto, & ſi cio maeſtro Nicolo non cre
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/>
dete mal credete, & che uolete che altro d'intorno à queſta materia ui ſcriua, di cio che
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/>
maeſtro Antoniomaria Fior mi offerſi (ſi come ſaggio) di darmi una di quelle. </
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="
s.002432
">30. do
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mande che à lui ſoluesti, ma per che tanto piu mi piace la uoſtra amicitia della ſue quan
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/>
to che è la uostra uirtu della ſua maggiore. </
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="
s.002433
">Et anche per eſſer della patria, io mi uenni
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/>
prima à trouarui uoi, & con quella instantia ue gli domandai che uoi iſteſſo ſapete, &
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/>
perche uoi mi deſti quello uoſtro caſo aſſolto che ſapeti, io non uolſi ritornar piu da lui
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/>
à richiederglilo per non obligarmegli altrimente, & perche anchora mi diceſti all'ho
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ra cheſe io ue ne daua à uoi alcuni che non ſapeſti riſoluere, che altritanti ne daresti à
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/>
me, quanto all'hora il uostro parlar mi piacque, io non uel potrei dire di qui à un'anno
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/>
compiutamente, matanto in cio ſolamente ui dico, che adueniſſe (ch'io non m'il credo)
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che uoi non haueſte tanti caſi coſi accommodati da mandarmi, quanti nell'animo ne ha
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ueſti di domandarmene. </
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="
s.002434
">Non uoglio percio che in parte alcuna ui retignate di non chie
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/>
dere tutti quelli, che nel uoſtro animo ui ſcorgeſſe di chiedermi. </
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="
s.002435
">Et non ſolamente caſt,
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maogn'altra coſa che ui piaccia, che in balia ſta dime, io coſiuolontieri, per uoi meſſer
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/>
Nicolo quanto che per ciaſcuno buomo che uiua lo faro certamente. </
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="
s.002436
">Horauenendo al
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/>
fine di queſta ſcrittura, la qual per la maggior parte d'altro non ragiona (come uoi uc-</
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