Zanotti, Francesco Maria
,
Della forza de' corpi che chiamano viva libri tre
,
1752
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223
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LIBRO II.
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della continuità non richiede già ella, che nella
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ſerie delle contuſioni, di cui s’ è detto, la forza
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viva debba agire nell’ ultima, che è la contuſion
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nulla; </
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">anzi permette, che in queſta niente agiſca;
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">ben vorrebbe, che dovendo l’ azicne della forza
<
lb
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viva eſſer nulla nell’ ultima contuſione, comin-
<
lb
/>
ciaſſe a ſminuirſi nelle contuſioni antecedenti, ne
<
lb
/>
arrivaſſe ad eſſer nulla ſe non che a poco a po-
<
lb
/>
co; </
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">il che ella non faccendo, perciocchè in tutte
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le antecedenti contuſioni è ſempre la medeſima,
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perciò contravviene alla continuità. </
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">Voi volete
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dire, ripreſi io allora, che ſecondo la legge
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della continuità, l’ azione della forza viva non
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può nell’ ultima contuſione eſſer nulla, ſe
<
lb
/>
prima non ſi è a poco a poco ſminuita. </
s
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<
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/>
Così è, diſſe il Signor Marcheſe. </
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">Ma non
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ſi è ſminuita, ſeguitai io; </
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preserve
">dunque ſecondo la leg-
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lb
/>
ge della continuità, non può l’ azione della for-
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lb
/>
za viva nell’ ultima contuſione eſser nulla; </
s
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s
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echoid-s2838
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">e così
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ritorna quell’ argomento fallaciſſimo: </
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s
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">la forza vi. </
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va agiſce, dovunque ſi fa contuſione, dunque an-
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/>
che dove non ſe ne fa. </
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s
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preserve
">Anzi io dico, rifpoſe qui-
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lb
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vi il Signor Marcheſe, che ſe l’ azione della forza
<
lb
/>
viva divien nulla ne corpi duriſſimi, dove non è
<
lb
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contuſion niuna, biſogna, che negli altri men du-
<
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ri, ne quali le contuſioni ſi fanno ſempre minori,
<
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ſi ſia ſminuita a poco a poco: </
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">e queſto è quello,
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che richiede la legge della continuità. </
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">E che ri-
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/>
chiederà ella dunque, riſpoſi io, coteſta legge, ſe
<
lb
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l’ azione della forza viva non s’ è ſminuita? </
s
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">Io </
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