Cambiagi, Gaetano, L'antiquario fiorentino o sia Guida per osservar con metodo le cose notabili della città di Firenze, 1771

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1 da Ignazio Hugford notabilmente da ogni
parte ingrandita.
Appreſſo ſegue l'Altare
della Comunione, nobilmente arricchito di
marmi, e più della ſtimatiſſima Tavola del
Volterrano, ove ha dipinto l'Aſſunzione di
Maria, e genufleſſe S. Margherita da
Cortona, e S. Maria Maddalena de' Pazzi,
e in un pilaſtro vi è di Moſaico un belliſ-
ſimo ritratto di Aleſſandro Barbadori, ope-
ra di Marcello Provenzale.
Sceſo il Presbi-
terio, ſotto l'organo, ſi trova la Cappella
di Santa Berta de Bardi con una bella Ta-
vola di Vincenzio Dandini, che tenne il ce-
lebre Gabbiani al naturale per il volto del-
la detta Santa mentre era allora ſuo Scola-
re e Giovanetto.
Belliſſima poi è la Ta-
vola di S. Luigi Re di Francia che ne ſuc-
cede, opera di Simone Pignoni.
Dopo la
quale è di mano di Ignazio Hugford quella
dell'Arcangelo Raffaelle in atto di far ren-
der la viſta al buon Vecchio Tobbia per
mezzo del ſuo figliuolo.
Vi è poi il Marti-
rio di S. Baſtiano degno lavoro di Fabbrizio
Boſchi.
Si trova in ultimo la Cappella de
Canigiani con tavola e pareti di mano di
Bernardino Poccetti.
La qual Cappella con
l'altra dalla parte oppoſta che reſtano ſot-
to al Coretto di S. A. R. che dal Real Pa-

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