Cambiagi, Gaetano, L'antiquario fiorentino o sia Guida per osservar con metodo le cose notabili della città di Firenze, 1771
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1 le parti, mirabilmente lavorata da Lorenzo
Ghiberti.
Paſſando all'altra Tribuna detta
della S. Croce, ſi oſſerverà prima la Porta
della Sagreſtia di bronzo, opera del Ghi-
berti, e dentro alla medeſima Sagreſtia i Put-
ti, che l'adornano con varj feſtoni di mano
di Donatello, e l'arco piano fatto di Pietre
commeſſe, opera certamente ſingolare, e
prodigio dell'Architettura.
In detta Tribu-
na può vederſi l'Immagine di S. Giuſeppe
nella Cappella ad Eſſo dedicata di mano di
Lorenzo di Credi, e i due Quadri laterali,
che l'adornano, dei quali il Tranſito è di
Mauro Soderini, e lo Spoſalizio di Gio. Fer-
retti.
S'inalza ſopra le dette Tribune la gran
Cupola, per di dentro tutta dipinta con ma-
raviglioſa invenzione da Federigo Zuccheri,
e da Giorgio Vaſari.
Corriſponde per di ſot-
to il Coro, diſegno di Filippo Brunelleſco,
eſeguito da Giuliano di Baccio d'Agnolo,
della medeſima forma d'ordine Jonico, e
di marmi di varj colori.
Reſta queſto co-
ronato da un belliſſimo fregio, ſoſtenuto da
più colonne, l'imbaſamento delle quali è
arricchito di baſſirilievi, parte de' quali ſo-
no di Baccio Bandinelli, e parte di Giovan-
ni dell'Opera.
In teſta del medeſimo Coro
ſi vede un Criſto Crocifiſſo, di mano di Be-

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