Gallaccini, Teofilo, Trattato sopra gli errori degli architetti

Table of contents

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[181.] Della Chieſa del Santo Sepolcro.
[182.] Della Porta nuova della Chieſa di S. Niccolò.
[183.] Pulpiti ſulle due porte laterali all’ Altar Maggiore nella Chieſa di S. Baſilio.
[184.] Proporzioni delle fineſtre, e niccbj ornati di colonne poſte ſopra modiglioni, menſole, cartelle, o cornici.
[185.] Conſiderazioni ſopra l’ abuſo di porre le colonne per ornato delle fineſtre, enicchj con ſtatue poſte ſu i modiglioni, cornici, o menſole, fuori del vivo.
[186.] Diſcorſo ſopra gli errori delle ſerraglie degli Archi.
[187.] Diſcorſo ſopra l’abuſo delle colonne ſpirali.
[188.] Ai Giovani ſtudioſi dell’ Architettura.
[189.] IL FINE.
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          <head xml:id="echoid-head197" style="it" xml:space="preserve">Del primo piano della Scala, e ſua arcata nel Palazzo di S. E.
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          l’ Ambaſciator di Spagna.</head>
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            <s xml:id="echoid-s4036" xml:space="preserve">Queſta foggia d’ arcata, che oſſervaſi ſu queſta ſcala, è aſſolutamente fuor di re-
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            gola, e ſtravagante, per riſpetto alla ſua figura, che anzichè comparire vera arca-
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            ta, ſembra un mezz’arco a cartelle, ed è più appropriata ad un’ arcova da letto,
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            che d’ ordinario ſi forma di legname, e ſi aſſicura con chiodi, lo che non può eſe-
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            guirſi mai ſulla pietra. </s>
            <s xml:id="echoid-s4037" xml:space="preserve">L’Architetto, che così pensò, avrà forſe avuto le ſue ragio-
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            ni, da eſſo riputate buone; </s>
            <s xml:id="echoid-s4038" xml:space="preserve">ed avrà procurato, o con fili coperti togliere lo sforzo
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            a tal arco, che ſpinge nelle cartelle, od avrà prolungato l’ arcata fino al vivo della
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            colonna. </s>
            <s xml:id="echoid-s4039" xml:space="preserve">Con tutto queſto non oſtante la ſua figura è falſa e inſuſſiſtente; </s>
            <s xml:id="echoid-s4040" xml:space="preserve">nè ſiffatte
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            arcate ſonoſi vedute giammai nella ſoda e verace Antichità, ma bensì nella Gotica, e
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            barbara, che non aveva nè miſure, nè diſpoſizione ragionevole. </s>
            <s xml:id="echoid-s4041" xml:space="preserve">Ma il noſtro Architet-
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            to più degli altri ſpiritoſo volle imitare il Cavalier Borromini, che eſeguì tutto quel-
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            lo, che gli altri aſſerivano, che far non ſi poteva, foſſe bene, foſſe mal eſeguito;
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            <s xml:id="echoid-s4042" xml:space="preserve">e che volle mai ſempre sfogare il ſuo capriccio, qualunque ſi foſſe l’ incoerenza, che
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            gli ſuggeriva il ſuo falſo immaginare. </s>
            <s xml:id="echoid-s4043" xml:space="preserve">Nel modo ſteſſo coſtui credendo tali arcate
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            bizzarre, e foreſtiere, altre quattro pur ne piantò nel Cortile della Caſa del Piova-
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            no di S. </s>
            <s xml:id="echoid-s4044" xml:space="preserve">Geremia di queſta Città, ove dalla riva s’ aſcende alla Chieſa, nella quale
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            pare continuò a porre in pratica il ſuo ſtrano penſare; </s>
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            glianti arcate di pari nella Cappella del Sagramento della Chieſa di S. </s>
            <s xml:id="echoid-s4046" xml:space="preserve">Niccolò nei
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            laterali d’ eſſa Cappella, che ſervono per aperture alla S. </s>
            <s xml:id="echoid-s4047" xml:space="preserve">Comunione. </s>
            <s xml:id="echoid-s4048" xml:space="preserve">Ma tornando
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            alla ſopradditata ſcala, dobbiamo pur riſlettere alle colonnelle degli appoggi, che l’
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            adornano, poſte in fuga dietro alle proprie cornici, sì dell’ appoggio, che del pia-
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            no. </s>
            <s xml:id="echoid-s4049" xml:space="preserve">Lo ſcarmare ciò, che dee moſtrar ſolidità per ſoſtenere, e che nemmeno poi
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            abbia grazia e ſveltezza, che adorni, è un abuſo praticato comunemente dai fale-
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            gnami, che facendo i colonnini di tavola alle ſcale, gl’ immiſeriſcono in guiſa, che
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            non può ſoffrirſi. </s>
            <s xml:id="echoid-s4050" xml:space="preserve">Eppure tale incoerenza trova chi la imita, e che vuol far male
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            appunto, perchè altri hanno fatto male. </s>
            <s xml:id="echoid-s4051" xml:space="preserve">Se queſta ſia ſcuſa da ammetterſi, lo laſcio
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            conſiderare agl’intendenti della vera Architettura. </s>
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            naturale, che le irregolarità non s’ uniſcono, nè s’ uniranno mai bene colla perfetta
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            Architettura. </s>
            <s xml:id="echoid-s4053" xml:space="preserve">Per me dico coll’ autorità vera e naturale, che le irregolarità non s’
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            uniſcono, nè s’uniranno mai bene colla perfetta Architettura. </s>
            <s xml:id="echoid-s4054" xml:space="preserve">Laonde concludo, che
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            per porſi queſti colonnini al naturale, convien piantargli diritti, come ſi oſſervano
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            quelli piantati dal Palladio ſulla ſcala del Refettorio di S. </s>
            <s xml:id="echoid-s4055" xml:space="preserve">Giorgio Maggiore, e come
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            gli altri poſti dal Sanſovino ſulla ſcala, che conduce al Collegio del Palazzo Duca-
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            le; </s>
            <s xml:id="echoid-s4056" xml:space="preserve">come altresì gli altri poſti dal Longena ſulla ſcala grande del Monaſtero di S. </s>
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            Giorgio Maggiore: </s>
            <s xml:id="echoid-s4058" xml:space="preserve">i quali colonnini tutti fanno degna e nobil comparſa. </s>
            <s xml:id="echoid-s4059" xml:space="preserve">Ad onta
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            però di sì perfetti eſemplari, s’imita più il far vizioſo, che il perfetto. </s>
            <s xml:id="echoid-s4060" xml:space="preserve">Ce ne ſia
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            di ciò eſempio la Scala della Scuola grande della Carità, che fu fatta di nuovo,
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            ed i colonnini degli appoggi furono poſti in fuga, appunto come i poc’ anzi critica-
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            <s xml:id="echoid-s4061" xml:space="preserve">Eppure ella è così, il vizio trova ſempre più ſeguaci, che la Virtù; </s>
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            ſce perchè eſſa virtù nel ſuo perfetto non è gran fatto conoſciuta. </s>
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            <s xml:id="echoid-s4064" xml:space="preserve">e perciò naſcono tali ſcorrezioni, e diſordini. </s>
            <s xml:id="echoid-s4065" xml:space="preserve">Quanto al nicchio, ed alla
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            ſtatua d’Ercole col rimanente, è eſeguito in ſola pittura aſſai cruda.</s>
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          <head xml:id="echoid-head198" style="it" xml:space="preserve">Della Chieſa del Santo Sepolcro.</head>
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            <s xml:id="echoid-s4067" xml:space="preserve">E’oſſervabile la ſproporzione delle porte di queſta Chieſa, sì riſpetto alla ſoglia, che
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            le cuopre, grave e peſante con erte zancate, e col rimenato non ſolo zancato, ma
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            che per eſſer piantato quaſi in piedi forma figura irregolare. </s>
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            ſi fanno a credere di preſentar vaghezza coi loro penſieri, enon eſibiſcono, che fa-
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            tiche e ſtenti inutili, condannati e vituperati da chiunque intende pel dritto l’ Ar-
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            chitettura!</s>
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          <head xml:id="echoid-head199" style="it" xml:space="preserve">Della Porta nuova della Chieſa di S. Niccolò.</head>
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            <s xml:id="echoid-s4069" xml:space="preserve">Queſta veramente può eſſere un ſaggio della virtù dell’intendente Architetto, che
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            la compoſe! Si poteva mai penſar coſa più tozza e peſante? </s>
            <s xml:id="echoid-s4070" xml:space="preserve">Veramente la novità
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            ha ſempre non ſo che di ſuo, che ſembra a prima viſta che appaghi. </s>
            <s xml:id="echoid-s4071" xml:space="preserve">Nell’ </s>
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