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gherita da Cortona, ov'è la detta Santa di-
pinta da Pietro Marcheſini. Ritornando nella
Navata trovaſi la prima Tavola di S. Bernar-
dino da Siena, opera di Fabbrizio Boſchi:
nella ſeconda Cappella vi è un Crocifiſſo di
legno, del quale non è noto l'artefice. La
ſtatua, che ne ſuccede di S. Antonio da Pa-
dova è di Baldaſſar Fiammingo. Nella quarta
Cappella è l'Affunta di Tommaſo da S. Fria-
no e il coro di Angeli di ſopra è di Santi di
Tito. Segue il Martirio di S. Andrea opera
di mano di Matteo Roſſelli. La tavola della
Nunziata è lavoro di Bartolommeo Traballe-
ſi, e l'altra Nonziata antica accanto alla Porta
ſi crede di Pietro Cavallini. La ſoffitta è ſtata
fatta recentemente, il di cui ſfondo ſu di-
pinto da Giuſeppe Romei, e l'ornato d'ar-
chitettura da Giuſeppe Renucci. Conſervanſi
ancora in queſta Chieſa molte Reliquie, e fra
queſte la Tonaca di S. Franceſco, tenuta in
ſomma venerazione. Dopo la Chieſa ne viene
il Convento, in cui vi è un belliſſimo Chio-
ſtro con tutte le lunette dipinte a freſco, cin-
que delle quali ſono di Giovanni da S. Gio-
vanni; cioè quella ove S. Franceſco mette
in pace gli Aretini, quella in cui riſufcita una
bambina caduta in caldaja, quella in cui ſana
una cieca, e l'altra ove predica ſopra un al-
pinta da Pietro Marcheſini. Ritornando nella
Navata trovaſi la prima Tavola di S. Bernar-
dino da Siena, opera di Fabbrizio Boſchi:
nella ſeconda Cappella vi è un Crocifiſſo di
legno, del quale non è noto l'artefice. La
ſtatua, che ne ſuccede di S. Antonio da Pa-
dova è di Baldaſſar Fiammingo. Nella quarta
Cappella è l'Affunta di Tommaſo da S. Fria-
no e il coro di Angeli di ſopra è di Santi di
Tito. Segue il Martirio di S. Andrea opera
di mano di Matteo Roſſelli. La tavola della
Nunziata è lavoro di Bartolommeo Traballe-
ſi, e l'altra Nonziata antica accanto alla Porta
ſi crede di Pietro Cavallini. La ſoffitta è ſtata
fatta recentemente, il di cui ſfondo ſu di-
pinto da Giuſeppe Romei, e l'ornato d'ar-
chitettura da Giuſeppe Renucci. Conſervanſi
ancora in queſta Chieſa molte Reliquie, e fra
queſte la Tonaca di S. Franceſco, tenuta in
ſomma venerazione. Dopo la Chieſa ne viene
il Convento, in cui vi è un belliſſimo Chio-
ſtro con tutte le lunette dipinte a freſco, cin-
que delle quali ſono di Giovanni da S. Gio-
vanni; cioè quella ove S. Franceſco mette
in pace gli Aretini, quella in cui riſufcita una
bambina caduta in caldaja, quella in cui ſana
una cieca, e l'altra ove predica ſopra un al-