240194ARCHITETTURA
geva ora in una parte ora nell’
altra, dal che per drizzarla era
duopo di quando in quando ti-
rarla di nuovo indietro, e così la
fatica era vana.
altra, dal che per drizzarla era
duopo di quando in quando ti-
rarla di nuovo indietro, e così la
fatica era vana.
Per ciò, che concerne la eleva-
1111. Per
ſolle-
vare e
metter
a ſuo
luogo le
pietre
grandi.
Erano
queſte
di tre
ſpezie,
cioè22Lib. 10
c. 2. zione dei peſi gravi, aveavi tre
ſorte di Macchine. La prima era
una Cavaletta o gaverna che ſi di-
ca, compoſta di tre pezzi di le-
gno, i quali nelle teſte di ſopra
erano congiunti da un pirone o
cavicchia che trapaſſava d’uno nell’
altro. Drizzati poi detti legni era-
331. Quel-
le, che
ſi ma-
meggia-
vano
per
mezzo
di un
Moli-
nello. no in tal guiſa da baſſo allargati,
che due di eſſi ſtavano da un la-
to, e ſeparati l’uno dall’ altro, e
il terzo era loro oppoſto: poi ne’
due legni ch’ erano da una ſteſſa
banda, ſi ſiccavano due caſtignol-
le o gattelli, alle quali ſi racco-
mandava un Molinello che tirava
una fune, la quale paſſava per
una Taglia o Recamo a tre ro-
telle, di cui la parte che conte-
neva due rotellle era attaccata
1111. Per
ſolle-
vare e
metter
a ſuo
luogo le
pietre
grandi.
Erano
queſte
di tre
ſpezie,
cioè22Lib. 10
c. 2. zione dei peſi gravi, aveavi tre
ſorte di Macchine. La prima era
una Cavaletta o gaverna che ſi di-
ca, compoſta di tre pezzi di le-
gno, i quali nelle teſte di ſopra
erano congiunti da un pirone o
cavicchia che trapaſſava d’uno nell’
altro. Drizzati poi detti legni era-
331. Quel-
le, che
ſi ma-
meggia-
vano
per
mezzo
di un
Moli-
nello. no in tal guiſa da baſſo allargati,
che due di eſſi ſtavano da un la-
to, e ſeparati l’uno dall’ altro, e
il terzo era loro oppoſto: poi ne’
due legni ch’ erano da una ſteſſa
banda, ſi ſiccavano due caſtignol-
le o gattelli, alle quali ſi racco-
mandava un Molinello che tirava
una fune, la quale paſſava per
una Taglia o Recamo a tre ro-
telle, di cui la parte che conte-
neva due rotellle era attaccata