245199DI VITRUVIO.
qua cavata da quei vaſi, ela ver-
ſava in una ſpezie di tinazzo, o
conſerva allorchè imentovati vaſi
ſi voltavano per diſcendere.
ſava in una ſpezie di tinazzo, o
conſerva allorchè imentovati vaſi
ſi voltavano per diſcendere.
La quarta Macchina era la Vi-
11Lib. 10.
c. 11.22IV. La
Vite di
Archi-
mede. da, che ſi attribuiſce ad Archi-
mede, quantunque Vitruvio non
nomini l’ Inventore. Queſta Vi-
da era fatta di un pezzo di le-
gno lungo ſedici volte quanto era
il ſuo diametro: attorno del le-
gno vi ſi poneva obbliquamente
una piana di Selice o Vitice un-
ta di liquida pece; e queſta fa-
cevaſi poi girare intorno da un
capo all’ altro di quel pezzo di
legno. Sopra tal piana ponevan-
ſene dell’ altre, tanto ch’eſſe fa-
ceſſero la giravolta come d’una di
quelle Scale che ſon fatte a lumaca.
Fatto queſto coprivaſi quell’ in-
voglio o Vida con tavole, che al
di dentro s’ impegolavano, e al
di fuori ſi legavano con cerchjdi
ferro. Su le due teſte poi del le-
gno ſi ponevano dei pironi,
11Lib. 10.
c. 11.22IV. La
Vite di
Archi-
mede. da, che ſi attribuiſce ad Archi-
mede, quantunque Vitruvio non
nomini l’ Inventore. Queſta Vi-
da era fatta di un pezzo di le-
gno lungo ſedici volte quanto era
il ſuo diametro: attorno del le-
gno vi ſi poneva obbliquamente
una piana di Selice o Vitice un-
ta di liquida pece; e queſta fa-
cevaſi poi girare intorno da un
capo all’ altro di quel pezzo di
legno. Sopra tal piana ponevan-
ſene dell’ altre, tanto ch’eſſe fa-
ceſſero la giravolta come d’una di
quelle Scale che ſon fatte a lumaca.
Fatto queſto coprivaſi quell’ in-
voglio o Vida con tavole, che al
di dentro s’ impegolavano, e al
di fuori ſi legavano con cerchjdi
ferro. Su le due teſte poi del le-
gno ſi ponevano dei pironi,