Tartaglia, Niccolo, Quesiti et inventioni diverse, 1554

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1accio che quella ſia certa di queſto, ho uoleſto che cadauno di loro ui manda tal ſolutlo­
ne ſcritta de ſua mano, le quale ſono le inchiuſe in queſta, & ſe nella riſolutione di meſ­
ſer Ricardo, ui trouareti qualche uocabolo, ouer parola mal proferta per non hauer
la retta pronontia della lingua Italiana uoi l'hauereti per iſcuſo, tamen ſo che per di­
ſcrettione quella intendera il tutto.
Circa all'errore per quella commeſſo, ouer fatto doue che inſegna à formar il rot­
to delli reſidui, che auanzano nella eſtratione della radice cuba, nelli numeri non cubi, e
quella ſe ſcuſa, et dice primamente che in la detta opera ue ne ſono due altre regole buo
ne, ma non dice in che capitolo, ouer à quante carte ſiano.
Circa questa particolarita riſpondo ch'io non ho guardata da quella uolta in qua al
tramente la detta uoſtra opera, ne manco l'ho fatta, anchora ligare ne manco ho tem­
po di uederla al preſente per eſſer (come piu uolte ho detto, e ſcritto) occupato, circa
la traduttione di Euclide, e pero non ſo che riſpondere, de quelle altre due uostre re­
gole, quale dite che ſono buoue.
Ma ben ui dico (eſſendo come haueti detto) che il mi pa­
re il uoſtro procedere molto diſordinato, & diſregolato, & non ſo doue che quella
habbia tolto tal ordine, à dar regola à una medeſima particolarita in tre diuerſi luo­
chi in una medeſima opera.
Ma me ho poi penſato che forſi quella non ha datta fuora tal opera, come coſe com­
poste da ſua teſta, ma come coſe elette raccolte, & copiate de diuerſi libri à penna, &
in diuerſi tempi, ſi come che gliſono uenuti alle mani.
Perche ſe quelle fuſſeno coſe com
poſte, & ordinate di ſua teſta.
Certamente io giudicaria in quella piu preſto ignoran­
tia, che intelligentia perche la ſofficientia dell'huomo nella compoſitione d'un'opera ſi
conoſce nell'ordine ſuo, & non nella altezza della materia di che tratta.
Et che il ſia il
uero, il ſi uede che l'altezza delle coſe di che ha trattato Euclide, non ſono quelle, che
ui habbiano dato ſi gran nome, perche la maggior parte di quelle erano note à cadau­
no Philoſofo, perche molti altri anciani haueuano di tal materie abbondantemente
trattato.
Auanti di Euclide, ma ſolamente per hauerle coſi con tanto mirabil ordine
raccolte, aſſettate, & ordinate.
Secondariamente quella ſottogionge, & dice, che in quella tal ſua regola da me tan­
ſata, non ui caſca errore, ſaluo che nel detto eſſempio de Radice cuba.
24. Et io dico,
che in cadauno rotto formato con tal uoſtro ordine ſempre ui caſcara errore, & non
poco, ma io ui diedi lo eſſempio coſi ſopra la Radice cuba de.
24. per farui piu eui­
dente tal errore.
Tertio quella concede che nel detto eſſempio de Radice cuba de. 24. cauato ſecon­
do la regola per lei poſta, eſſer falſo, & credendoſi di hauerlo conoſciuto, & emen­
dato dice, che reuera non ſarebbe, ſaluo circa.
2. 1/4. ouer parlando piu preciſamente,
che quella ſaria.
2. 20/81. della qual concluſione me ne ho rideſto aſſai, perche quella cre­
dendoſi di emendare il ſuo primo errore, ne ha commeſſo dui altri maggiori, dicendo
che reuera, la Radice cuba propinqua del detto.
24. ſaria circa. 2. 1/4. & che parlan­
do piu preciſamente, che quella ſaria. 2. 20/81. Perche il cubo de. 2. 1/4. ſaria ſolamente.
11.25/4. il qual cubo il ſi uede quanto ch'eglie menore, ouer lontano dal noſtro. 24. &
perche.
2. 20/81. è alquanto menore de. 2. 1/4. ſenz'altra proua, ouer iſperientia, eglie co-

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