Angeli, Stefano degli, Terze considerationi sopra una lettera di Gio. Alfonso Borelli, scritta da questi in replica di alcune dottrine incidentemente tocche

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2513 ſua, e ſuo cacciamento dal proprio luogo debilita la
velocità della palla in guiſa, che arriuata queſta in
D, non è più de gradi 8.
e così è ſucceſsiuamente;
onde compito il ſemigiro A D E, & arriuata in E,
ſarebbe anco più meno di gradi 8.
Hora ſupponia-
mo, che la palla ſia tirata in F, e concediamo al
Sig.
Borelli, che in queſto retiramento non ſia debi-
litata la velocità, che haueua in E, (il che però diffi-
cilmente io credo poſſa eſſere).
Queſta deſcriuendo
la circonferenza G F, pur il mezo reſiſterà e debili-
terà.
Onde non mi par poſsibile, che ſi poſſa con-
ſeruare la medeſima velocità, ma credo che queſta
ſempre più ſe debiliti.
Ma paſsiamo all´altra eſpe-
rienza.
Cont. Dice pure, che queſta ſarà non meno chia-
ra, &
euidente della paſſata. A B C, ſia vn vaſo co-
nico ſaldato nell´aſſe C D, &
infilzato nel forame
traſuerſale E, d´vna ſtanza F G, e con il vertice in-
feriore D, ſi appoggi in vn forame del pauimento in
maniera che tutto il vaſo ſia volubile intorno al ſuo
aſſe, e perpendicolare all´Orizonte;
habbia detto
vaſo vna zona, ò riſalto H I, circolare, nel qual poſſa
girare, e ſoſtenerſi vna pallottolina.
Poſta queſta
in A, nell´orlo ſupremo del vaſo ſi facia girare que-
ſto, e concepita vna tal velocità dalla palla ſi laſci
cadere in H;
arriuata in H, la palla con la velocità
concepita in A, nel tempo di vna girata del vaſo non
farà vna ſola reuolutione per il circolo minore H

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