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anneſſa al Palazzo fatto fabbricare da Gio. Tor-
nabuoni col diſegno di Michelozzo Miche-
lozzi, ora dei Marcheſi Corſi dai quali fu eſſa
Loggia reſtaurata, nel qual Palazzo vi è un'am-
pia Gallerìa, che gli aggiunge comodo e bel-
lezza con eccellenti Quadri; in faccia al quale
ſi trova quello de' Viviani, dopo quello dei
Giacomini, la cui architettura è opera di Gio.
Antonio Doſi aſſai ſingolare; quello del Mar-
cheſe Albergotti dipinto in gran parte da Dia-
cinto Fabbroni, quello degli Antinori, quello
de' Paſquali con più altri dai quali è circondata
la Chieſa di
nabuoni col diſegno di Michelozzo Miche-
lozzi, ora dei Marcheſi Corſi dai quali fu eſſa
Loggia reſtaurata, nel qual Palazzo vi è un'am-
pia Gallerìa, che gli aggiunge comodo e bel-
lezza con eccellenti Quadri; in faccia al quale
ſi trova quello de' Viviani, dopo quello dei
Giacomini, la cui architettura è opera di Gio.
Antonio Doſi aſſai ſingolare; quello del Mar-
cheſe Albergotti dipinto in gran parte da Dia-
cinto Fabbroni, quello degli Antinori, quello
de' Paſquali con più altri dai quali è circondata
la Chieſa di
an-
S. MICHELE BERTELDI, detta degli Antinori,
dove già abitavano i ſoppreſſi Padri Teatini,
Chieſa Parrocchiale ufiziata ora da' Preti Se-
colari, chiamata comunemente S. Gaetano,
fatta da' ſondamenti reſtaurare dal Cardinal
Decano Gio. Carlo de' Medici, col diſegno
di Matteo Nigetti Architetto, e di Gherardo
e Pier Franceſco Silvani. Queſta ſi può anno-
verare tra le più vaghe, e più adorne della
noſtra Città. Ed in vero ha la facciata di pietre
forti, e così nobile, e leggiadro è il ſuo di-
ſegno e lavoro, che non può vederſi coſa nè
meglio inteſa, nè più finita di quella. Sonovi
quattro belliſſime ſtatue di marmo, una delle
quali ſopra la porta, è di Baldaſſar Bermoſel
dove già abitavano i ſoppreſſi Padri Teatini,
Chieſa Parrocchiale ufiziata ora da' Preti Se-
colari, chiamata comunemente S. Gaetano,
fatta da' ſondamenti reſtaurare dal Cardinal
Decano Gio. Carlo de' Medici, col diſegno
di Matteo Nigetti Architetto, e di Gherardo
e Pier Franceſco Silvani. Queſta ſi può anno-
verare tra le più vaghe, e più adorne della
noſtra Città. Ed in vero ha la facciata di pietre
forti, e così nobile, e leggiadro è il ſuo di-
ſegno e lavoro, che non può vederſi coſa nè
meglio inteſa, nè più finita di quella. Sonovi
quattro belliſſime ſtatue di marmo, una delle
quali ſopra la porta, è di Baldaſſar Bermoſel