Cambiagi, Gaetano, Guida al forestiero per osservare con metodo le rarità e bellezze della città di Firenze, 1790

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1 Fiammingo, del quale è ancora il San Gaetano
nella deſtra nicchia, nell'altra il S. Andrea
Avellino è opera dell'Andreozzi.
Maggiori
però, e di vaga apparenza ſono gl'interiori
ornamenti, imperciocchè diviſati con architet-
tura d'ordine compoſito, ed arricchiti di pietre
ſerene, lavorate con ſingolar pulitezza: Oſſer-
veremo primieramente. le Cappelle tutte in-
croſtare di marmi, e adorne di belle pitture a
freſco, e di Tavole molto ſtimate.
Nella prima
all'entrare a man deſtra, vedremo la Tavola
del martirio dell'Apoſtolo S. Andrea, di mano
di Antonio Ruggieri.
La ſeconda, dov'è di-
pinto l'Arcangiolo S. Michele, e i due quadri
delle pareti ſono del Vignali, e la volta è di-
pinta con molto artifizio dal Colonna; e nella
terza Matteo Roſſelli dipinſe S. Gaetano, ed
un Beato ſuo Compagno.
Accanto a queſta
Cappella è il Sepolcro, coll'Iſcrizione, e
ritratto dell'Avvocato Agoſtino Coltellini Fon-
datore della celebre Accademia degli Apatiſti.

In faccia poi della Croce, di mano d'Ottavio
Vannini è dipinta l'adorazione de' Magi, e
alla Cappella che ſegue, viè del detto Roſſelli
una Tavola della Natività di Noſtro Signore.

L'Altar maggiore, poſto nella Tribuna di
mezzo, tralle altre coſe di pregio, ha un ric-
chiſſimo Ciborio d'argento, opera di Benedetto

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