Cambiagi, Gaetano, Guida al forestiero per osservare con metodo le rarità e bellezze della città di Firenze, 1790

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1Petrucci. Bello ancora, e grandemente ſtimato
è il Criſto di bronzo, di mano di Franceſco
Suſini, e vaga viſta rende la Cupola della Tri-
buna, dipinta dal Padre Galletti Teatino che
ha pur dipinta tutta la volta della detta Chieſa.

Seguitando dall'altra mano, nella Cappella vi-
cina all'Altar maggiore, vi è una Tavola di
S. Elena dipinta dal mentovato Roſſelli, e in
faccia alla Croce, un altra ſimile del Biliverti
di gran bellezza.
Nell'altra Cappella di S. An-
drea Avellino colorì la Tavola rappreſentante
il detto Santo in atto di eſſer colpito dall'ac-
cidente apopletico, Ignazio Hugford.
Nella
Cappella di mezzo, Pietro da Cortona dipinſe
la Tavola del Martirio di S. Lorenzo.
Nell'
ultima vi è una Concezione con varj Santi
genufleſſi di mano di Diacinto Fabbroni.
Ador-
nano ancor queſta Chieſa quattordici Statue di
marmo, che dodici rappreſentano gli Apoſtoli,
con altrettanti baſſirilievi a piè di quelle, eſpri-
menti il loro martirio.
Le ſtatue di S. Pietro,
e Paolo ſono di Gio. Battiſta Foggini, ſei ſono
del Novelli, e le altre del Caccini, Piamon-
tini, Fortini, Pettiroſſi, Cateni, e Baratta.

Camminando poi verſo il Canto de' Carneſec-
chi, ſi ritrovano a man ſiniſtra i Palazzi del
Cav. Venturi diſegno del Buontalenti, ove è
una ſala nobilmente dipinta da Bernardino Poc-

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